Incendio in una palazzina, pensionato con quattro bypass salva tutti i vicini

11 Marzo 2013   10:24  

Poteva essere un tragedia, ma per fortuna è solo un fatto drammatico che si può ancora raccontare. Antonio Cirasino la racconta con il terrore di chi sa di avercela fatta per un pelo. E' grazie a Cirasino, carabiniere in pensione di 84 anni che sua moglie quattro studenti non sono morti intossicati per il fumo .

Nel portone della palazzina «Il Tiglio» di viale D’Annunzio a Pescara è andata a fuoco la centralina elettrica, per cause ancora da accertare (si esclude il dolo).

A dare subito l'allarme è uno scoppio “pensavo venisse da fuori, ma poi ho iniziato a sentire odore di bruciato” racconta Cirasino, “ho aperto la porta e già non si poteva più respirare, un fumo denso era in tutta la palazzina”.

Cirasino, 84 anni e quattro bypass, non si fa prendere dal panico. Il primo pensiero è per la bambina piccola che abita con la madre nell’appartamento di fronte. Bussa forte alla porta, urla, ma non ce la fa più, l'aria è irrespirabile. Allora torna a in casa, sveglia la moglie e vanno insieme sul balcone.

A salvarli sarà telefono per le emergenze che gli hanno regalato i figli a Natale. Gli basta schiacciare un tasto per mettersi in contatto con uno dei figli che a sua volta allerta immediatamente i vigili del fuoco.

Alle 5.50 i Vigili sono sul posto: cinque mezzi di soccorso, amblmnze, volanti Polizia e Carabinieri del comando provinciale.

Ma c'è paura per possibili esplosioni, e perché sembra che per i quattro studenti che abitano al secondo piano mansardato ci sia scampo. I pensionati sono sul balcone, ma gli studenti non hanno scampo: balconi non ce ne sono.

E' una corsa. Il fumo è dovunque, da un telefonino arriva richiesta d'aiuto al 113, è una ragazza nel palazzo che non respira. E i due anziani cardiopatici, manifestano problemi respiratori ce i medici riescono a trasportarli subito al pronto soccorso.

Attraverso la rottura dei lucernai anche i quattro ragazzi sono stati salvati.

Anche se gli appartamenti non hanno riportato danni strutturali, gli inquilini non potranno farvi rientro per alcuni giorni:  e resta il problema del quadro elettrico andato completamente distrutto, ci vorrà comunque del distrutto per risistemarlo.

Sotto shock tutti, ma tutti salvi.

Anche Antonio Cirosino viene dimesso mentre la moglie, sotto schock, è stata ricoverata per precauzione. I vigili del fuoco con il funzionario Vincenzo Valeri, i tecnici dell’Enel e i poliziotti fanno il punto per capire i motivi del rogo che poteva causare una strage. Si escludono dolo e cortocircuioto.

 


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