Incendio stabilimento Oriente: non si esclude origine dolosa

03 Gennaio 2011   14:12  

Proseguono le indagini della polizia sull'incendio che ieri sera ha distrutto lo stabilimento balneare Oriente, sul lungomare Nord di Pescara, dalle 19.30 in poi. Non sarebbero stati riscontrati, nei sopralluoghi effettuati dalla polizia scientifica e dai vigili del fuoco, elementi oggettivi che possano far pensare al dolo, ma questa ipotesi non viene neppure esclusa, cosi' come non vengono escluse le ipotesi di rogo colposo o di un corto circuito. La polizia ha acquisito il materiale del sistema di videosorveglianza del locale, che e' anche ristorante, ma e' parzialmente rovinato per cui e' da capire se le immagini siano completamente recuperabili e visionabili. La squadra mobile, diretta da Piefrancesco Muriana, sta continuando ad acquisire testimonianze, oltre quelle di ieri sera, e questa mattina altre persone che vivono sul lungomare sono state convocate in questura per ricostruire quanto accaduto.

SIB-CONFCOMMERCIO: ''SERVONO MAGGIORI CONTROLLI''

All'indomani dell'incendio verificatosi presso lo stabilimento balneare "Oriente" il SIB/Confcommercio Pescara ribadisce la necessita' di prevedere idonei sistemi di delimitazione atti a proteggere le strutture balneari. "Sono anni - dice il presidente del Sib/Confcommercio Riccardo Padovano - che sosteniamo la necessita' di permettere ai concessionari di delimitare le proprie strutture al fine di preservare le stesse e le attrezzature dai sempre piu' frequenti episodi di vandalismo, ma fino ad oggi i nostri allarmi sono stati inascoltati. Cio' che e' avvenuto presso la concessione del nostro associato 'Oriente' - prosegue - e' solo la punta di un iceberg di un fenomeno che ormai non puo' essere piu' sottovalutato dalle istituzioni. Negli ultimi anni sono stati innumerevoli gli atti di vandalismo di cui sono stati oggetto le strutture balneari della nostra regione provocando danni economici ingenti cosi' come avvenuto ieri ai danni dello stabilimento Oriente. Le amministrazioni comunali e la Regione Abruzzo devono prendere atto che occorre studiare sistemi di delimitazione degli stabilimenti balneari che proteggano i manufatti e le attrezzature altrimenti troppo facilmente accessibili e quindi alla merce' di ogni malintenzionato. Solo pochi mesi fa - ricorda Padovano - la Regione Abruzzo aveva varato una legge regionale che pareva risolvere in parte il problema della delimitazione delle strutture balneari, ma poi il provvedimento e' stato contrastato per motivazioni di matrice ambientale molto discutibili. La nostra categoria vuole solo poter delimitare le strutture per proteggere le stesse da episodi come quello di ieri; niente a che vedere con recinzioni che impediscono la vista mare o che impediscano l'accesso all'arenile ai cittadini che da sempre garantiamo e continueremo a garantire. Occorre, inoltre, che venga attivato tempestivamente un tavolo tecnico che dia subito la possibilita' di ricostruire la struttura balneare danneggiata senza lungaggini burocratiche, in modo da consentire al concessionario in questione di essere operativo gia' dalla prossima stagione balneare. Solo in questo modo sara' possibile limitare in parte il danno subito dal nostro associato Oriente al quale esprimo a nome di tutti i balneatori del SIB/Confcommercio la massima solidarieta' e vicinanza in un momento cosi' difficile".


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