Inchiesta Asl di Scafa, due ore di interrogatorio per Alderighi
E' durato due ore e mezzo l'interrogatorio del direttore del distretto sanitario di Scafa (Pescara), Riccardo Alderighi, agli arresti domiciliari dalla settimana scorsa nell'ambito del’inchiesta della procura di Pescara relativa ad alcune irregolarita' nella gestione della commissione di invalidita', nei lavori di manutenzione delle strutture e nelle procedure per riparare i macchinari elettromedicali, e nell'utilizzo dei badge per le timbrature. Insieme al direttore del distretto sanitario sono finiti ai domiciliari sua moglie Fabrizia Di Domenico, infermiera, impiegata alla Asl di Scafa, la sua segretaria, Nadia Nubile, e Fulvio De Arcangelis, medico, presidente della tredicesima commissione d'invalidita' di Scafa. Nel corso dell'interrogatorio Alderighi, assistito dai suoi legali, gli avvocati Sergio Della Rocca e Giuliano Milia, ha risposto a tutte domande del gip, Luca De Ninis, negando gli addebiti e fornendo delle giustificazioni. Anche la moglie e la segreteria di Alderighi hanno fornito delle spiegazioni. In particolare Nadia Nubile, accusata di corruzione per aver accettato 50 euro da una persona che voleva ringraziarla per il riconoscimento dell'invalidita', ha presentato al gip delle prove documentali per dimostrare che ha rifiutato i soldi. La donna ha aggiunto che, nonostante non volesse accettarli, la persona le ha lasciato ugualmente i soldi e che lei allora li ha restituiti per posta. Davanti al gip e' comparso anche Fulvio De Arcangelis. Al termine dell’interrogatorio il suo legale, l'avvocato Medoro Pilotti Aielli, ha detto che il suo assistito ha fornito "dichiarazioni sulla parte generale, riservandosi di parlarne in dettaglio una volta conosciuti gli att". I legali dei quattro indagati hanno presentato al gip istanza di revoca delle misure cautelari.
