Inchiesta Bertolaso, il Gip: storia di ordinaria corruzione

Domani i primi interrogatori

11 Febbraio 2010   17:29  

Si terranno domani gli interrogatori di garanzia dei quattro arrestati nell'inchiesta partita da Firenze sui lavori per il G8 de La Maddalena. Tre degli interrogatori si svolgeranno a Roma e uno a Milano. Ad essere interrogati a Roma, dal gip Rosario Lupo, saranno Angelo Balducci, assistito dall'avvocato romano Franco Coppi e da quello fiorentino Gabriele Zanorini; Diego Anemone, assistito da Gianluca Reitano e Adriana Boscagli e Mauro Della Giovampaola, assistito dall'avvocato Antonio Albano. A Milano, invece, sara' sentito, per rogatoria, Fabio De Santis, assistito dall'avvocato Remo Pannain. Questo l'iter giudiziario di una vicenda esplosa fragorosamente ieri mattina e che si sta colorando di risvolti che vanno oltre le normali vicende legate ad appalti e procedure. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Guido Bertolaso, a capo della Protezione civile, si e' ritrovato in queste ultime ore nel mirino di polemiche e di accuse che non riguardano soltanto le opere approntate per il G8 che doveva tenersi in Sardegna - spostato poi nel luglio scorso a L'Aquila - ma anche festini piccanti e un certo cinismo nella gestione delle emergenze. I rilievi che vanno via via emergendo dalle carte dell'accusa e dalle intercettazioni telefoniche hanno rinfocolato le polemiche di parte politica. Cosi', gli esponenti dell'opposizione chiedono che Bertolaso confermi le proprie dimissioni e che il governo metta in quarantena il progetto di Protezione civile spa. I partiti della maggioranza, come gia' avvenuto ieri, fanno quadrato intorno a Bertolaso, difendendo il suo operato e l'efficienza del dipartimento in questi ultimi anni, le prove offerte dalla Protezione civile in particolare dopo il sisma in Abruzzo. "Io sono tranquillo. Sono sereno", ha detto Bertolaso in un colloquio con il quotidiano di Torino 'La Stampa'. "Ho sempre impostato - ha aggiunto - il mio lavoro di servitore dello Stato cercando di garantire la massima trasparenza e di mettere davanti a tutto la sicurezza dei cittadini. E' un'accusa forte per chi come me s'e' sempre impegnato per gli altri". Bertolaso ha poi aggiunto "lasciamo Berlusconi fuori da questa storia". E infine: "Non dobbiamo assolutamente allentare la guardia. Le mie vicende personali non devono riguardare le emergenze". Dagli uffici della procura di Firenze, intanto, il procuratore capo, Giuseppe Quattrocchi, coadiuvato in questa inchiesta dai pm Giulio Monfrini, Luca Turco e Giuseppina Mione, ha detto che non c'e' "alcun rischio di sequestro dei cantieri" e ha anche smentito la notizia secondo cui ci sarebbero nuovi indagati.

IL GIP: STORIA DI ORDINARIA CORRUZIONE

"Storia di ordinaria corruzione": cosi' il Gip di firenze Rosario Lupo ribattezza l'inchiesta che ruota attorno al sottosegretario Guido Bertolaso e che fino a oggi ha portato agli arresti di Angelo Balducci, Diego Anemone, Fabio De Santis, e Mauro Della Giovampaola. Per spiegare l'"ordinaria corruzione" il magistrato ricostruisce le tangenti pagate con denaro, ville, auto di lusso ed escort in cambio di appalti milionari per il lavori del G8 alla Maddalena e per la realizzazione o la ristrutturazione di imponenti impianti sportivi in occasione dei mondiali di nuoto del 2009 a Roma.
"I fatti sono gravissimi - scrive il gip - proprio per la sistematicita' delle condotte illecite e dei rapporti illeciti di cointeressenza tra gli indagati e per le rilevantissime ripercussioni finanziarie ed economiche ai danni del bilancio dello stato rese possibili, tra l'altro, da una normativa ampiamente derogatoria delle ordinarie regole in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici che presuppone in chi la deve gestire e applicare ancora di piu' rispetto delle regole di trasparenza, fedelta', imparzialita' ed efficienza imposte da legge e Costituzione ai pubblici ufficiali componenti".
"La gravita' appare - scrive ancora il Gip - se possibile , ancora maggiore se si pensa che il delitto oggi contestato e in relazione al quale si chiede la maggiormente afflittiva tra le misure cautelari, matura nell'ambito di un sistema non a caso definito "gelatinoso" non dagli investigatori ma da alcuni degli stessi protagonisti di tale inquietante vicenda di malaffare (che potrebbe essere ribattezzata ''stopria di ordinaria corruzione'').

I PASSAGGI DI DENARO

Dai colloqui intercettati, dagli incontri avvenuti tra il sottosegretario Guido Bertolaso e l'imprenditore Diego Anemone, il gip Rosario Lupo scrive nell'ordinanza: "e' emerso che lo stesso Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l'imprenditore Diego Anemone con il quale spesso si incontra di persona; in previsione di taluni di questi incontri Anemone si e' attivato alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono che abbia una certa fondatezza ritenere che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro al Bertolaso".


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