Inchiesta "Collabora": udienza il 6 dicembre, si decide se processare gli 8 indagati

12 Ottobre 2011   15:27  

Svolta sull'inchiesta di Collabora spa. I pubblici ministeri Antonietta Picardi e David Mancini della Procura dell'Aquila, hanno chiesto al Gup la fissazione dell'udienza preliminare, che si terra' il 6 dicembre. I due pubblici ministeri hanno anche prosciolto dall'inchiesta tre dei 12 indagati iniziali, accusati di truffa.

La complessa indagine, portata avanti dal nucleo di polizia tributaria della Finanza dell'Aquila, ha permesso di far emergere, secondo tesi dell'accusa, una frode ai danni della Provincia dall'amministratore delegato della societa', Vittorio Ricciardi. Questi, di intesa con gli organi di amministrazione, nascondendo il dissesto societario, avrebbe gonfiato il valore delle quote di Collabora spa, poi cedute all'ente, per oltre 300mila euro.

I fatti sono del 2006. Oltre a Vittorio Ricciardi sono accusati di truffa Carlo Benedetti, Giovanni Di Pangrazio, Carla Mastracci, Quirino Bisegna, Maria Vittoria Bressan, Fabio Ranieri e Ludovico Presutti.

Ricciardi e' indagato nella veste di amministratore, gli altri quali componenti del collegio sindacale, la Mastracci in qualita' di sindaco. A loro carico si sostiene una falsa rappresentazione contabile nei bilanci ai danni della Provincia al momento della trasformazione di Collabora spa in societa' "in house". La posizione di Ricciardi, secondo l'accusa, sembra la piu' esposta, meno compromesse quelle degli altri coindagati, anche perche' al manager, gia' direttore di Abruzzo Engineering, viene contestato anche un reato fiscale: avrebbe omesso di versare per il 2005 ritenute di acconto per circa 50mila euro. A lui l'autorita' giudiziaria nell'ambito dell'inchiesta ha sequestrato due immobili all'Aquila, una porzione di immobile a Napoli e una Maserati, per un valore di circa 312 mila euro.

Tra gli indagati due politici: il presidente del consiglio comunale dell'Aquila, del Pdci, Carlo Benedetti e il consigliere comunale del Pd, Fabio Ranieri. Ad uscire di scena, Omero Martella, Vincenzo Mazzotta, Andrea Gentileschi e Michela Leacche, tutti dirigenti provinciali, tranne Martella (revisore dei conti). Gli accusati sono assistiti di fiducia dagli avvocati Antonio Milo, Umberto Di Pillo, Massimiliano Lecce, lanfranco Massimo e Roberto Madama.


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