La procura della repubblica chiede che vengano processati i nove indagati nell'inchiesta sui rifiuti gestiti dalla Ecoemme. Tra le persone coinvolte figurano amministratori e imprenditori noti: dal sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma, al consigliere regionale e coordinatore provinciale del PdL, Lorenzo Sospiri, dal sindaco di Farindola, Antonello De Vico, al presidente di Ambiente spa, Massimo Sfamurri, oltre al titolare della Deco spa, Ettore Ferdinando Di Zio, e ad alcuni consiglieri della Ecoemme.
Secondo l'accusa, la Ecoemme sarebbe stata gestita in palese illegalità, in una posizione monopolistica che ha garantito ai Di Zio un vantaggio economico di 7 milioni di euro in dieci anni. Quanto a Sopsiri e Cordoma, l'accusa sostiene che abbiano favorito il predominio in cambio di contributi economici e vantaggi vari.