Inchiesta a Lodi per istigazione al suicidio di una ristoratrice: minacce a Lucarelli

16 Gennaio 2024   18:32  

Le indagini della Procura di Lodi si concentrano sull'istigazione al suicidio della ristoratrice Giovanna Pedretti, 59 anni, proprietaria della pizzeria Le Vignole a Sant'Angelo Lodigiano. La donna è stata trovata morta nel fiume Lambro, dopo essere stata oggetto di minacce e insulti online a seguito di una recensione di un cliente sulla pizzeria.

I Carabinieri sono impegnati nel risalire all'identità del responsabile delle offese online, sospettate di aver contribuito al drammatico epilogo. La recensione, secondo quanto emerso, riguardava il malcontento di un cliente per aver condiviso il locale con due persone omosessuali e un ragazzo disabile.

Giovanna Pedretti, in risposta alle critiche, era stata accusata sui social di inventare la storia per fini pubblicitari. La tragedia si è consumata domenica mattina, quando la donna, uscita di casa all'alba, si sarebbe tagliata le vene dei polsi prima di gettarsi nel Lambro.

La Procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, richiedendo anche l'intervento di Google per risalire all'autore della recensione. La famiglia della vittima ha chiesto rispetto per il loro dolore e ha denunciato di essere costantemente assediata dai media.

La giornalista Selvaggia Lucarelli ha ricevuto minacce e insulti online, attribuendole la responsabilità della morte di Pedretti. Lucarelli ha condiviso alcuni messaggi minatori su Instagram e ha annunciato temporaneamente il suo ritiro su Instagram a causa delle intimidazioni.

L'inchiesta procede, mentre la famiglia della ristoratrice cerca di elaborare il lutto. Nel frattempo, la cugina di Giovanna ha commentato il tragico evento, definendo la donna "bastonata" per delle "stupidaggini" e sottolineando che "c'è chi fa peggio".


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