Inchiesta mare-monti, inizia il processo con eccezioni incompetenza territoriale

08 Gennaio 2014   14:26  

 Con le eccezioni di incompetenza territoriale dei difensori degli imputati si e' aperto, oggi, a Pescara, il processo davanti al Tribunale collegiale riguardante la realizzazione della S.S. 81 (Mare-Monti, che conta tra gli undici imputati l'ex sindaco ed ex presidente della Provincia di Pescara Luciano D'Alfonso, e gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto.

D'Alfonso e' imputato in qualita' di ex presidente della Provincia di Pescara.
Gli avvocati hanno chiesto di spostare il processo a Roma.
Il pm Gennaro Varone si e' opposto sostenendo sostanzialmente che i reati si sarebbero consumati in questo circondario. I difensori hanno anche chiesto l'esclusione delle parti civili costituite. Sempre oggi, sono state stralciate le posizioni di due societa' per un difetto di notifica al difensore. La prossima udienza e' stata fissata al 13 marzo. In quell'occasione il Tribunale, tramite ordinanza, si pronuncera' relativamente alle eccezioni sollevate dagli avvocati.

Le altre persone imputate sono il progettista della strada Carlo Strassil, arrestato il 19 aprile 2010; l'ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, responsabile del procedimento (coinvolto nell'inchiesta sulla cricca del G8 della Maddalena); Valeria Olivieri, commissario straordinario; Cesare Ramadori, del cda della Toto; Paolo Lalli, direttore dei lavori; Michele Minenna, dirigente Anas; Angelo Di Ninni, incaricato dalla Provincia di Pescara di valutare l'incidenza ambientale della variante.

Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, truffa aggravata, falso ideologico, concussione. Per l'accusa l'appalto sarebbe stato stravolto per renderlo vantaggioso per l'impresa Toto.


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