Assolto in Cassazione l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, per il 'caso scontrini'. I giudici della VI sezione penale hanno annullato senza rinvio la sentenza di condanna di secondo grado "perché il fatto non sussiste".
MARINO - "Hanno vinto la verità e la giustizia. Era ora" commenta Marino. "La sentenza della Cassazione non rimedia ai gravi fatti del 2015, alla cacciata di un sindaco democraticamente eletto e di un’intera giunta impegnati senza fare compromessi per portare la legalità e il cambiamento nella Capitale d’Italia. Una ferita per la democrazia che non si rimargina".
"Per le valutazioni politiche e le responsabilità individuali ci sarà tempo, domani. Oggi è il tempo delle considerazioni personali. E non posso che ripetere a testa alta - prosegue - come ho sempre fatto, ciò che ho sostenuto dal primo giorno in cui mi sono state rivolte accuse infondate e infamanti: non ho mai utilizzato denaro pubblico per finalità private. E’ piuttosto vero il contrario". E "finalmente oggi è chiaro e tutti - sottolinea Marino - anche a coloro che mi hanno infangato provocando dolore e imbarazzo a me e alla mia famiglia".
ALEMANNO - "Mi sembra una sentenza obiettivamente giusta" dice all'AdnKronos l'ex sindaco Gianni Alemanno. "Condannare un sindaco per degli scontrini - osserva - sembra uno di quegli eccessi giustizialisti che finiscono solo per creare confusione intorno alle figure politiche. Tutto sommato mi sembra che sia giusto che Marino sia stato assolto".