Indagine Swg sui flussi elettorali, elettori PdL i più fedeli

27 Giugno 2008   13:30  
Il dato nazionale riguardante la maggiore fedelta' dell'elettorato del centrodestra rispetto a quello del centrosinistra si accentua particolarmente in Abruzzo dove Forza Italia riesce a confermare praticamente tutto il proprio elettorato nel PDL e dove, invece, solo il 66% dei voti dell'Ulivo convergono sul PD. L'indagine e' dell'SWG traccia anche una identikit di chi ha cambiato idea tra il 2006 e il 2008: se il lavoratore dipendente aveva scelto il centrosinistra due anni fa, oggi ha votato per il centrodestra (+5%). Si sono spostati a destra operai (+8%) e impiegati delle aziende private (+12%), e la categoria degli insegnanti, tradizionalmente vicina ai partiti del CS, ha scelto in misura maggiore rispetto al 2006 il CD. L'unico segmento che registra una controtendenza spostandosi verso il PD e verso l'IDV e' quello dei pensionati. Aumenta soprattutto in tutte le categorie dei dipendenti l'astensionismo (non voto, schede bianche o nulle) (+4%) Questi elementi si ritrovano tracciati anche nell'analisi del voto abruzzese. Dunque il semplice dato numerico non e' sufficiente per analizzare il voto, molto di piu' ci dicono i flussi elettorali, gli spostamenti dell'elettorato rispetto al voto politico di due anni prima. In Abruzzo il raffronto numerico infatti dice che il Partito Democratico ha conquistato un 33,5% di consensi, rispetto al 32,4% dell'Ulivo nel 2006, rafforzando il dato del 2006 con un + 1,1%. L'analisi dei flussi ci dice che l'elettorato del centrodestra in generale e' stato piu' fedele di quello del centrosinistra: in Abruzzo il 94% del voto di Forza Italia nel 2006 (il dato nazionale indica invece un 87%) e' stato convogliato nel Popolo della Liberta', mentre AN si rivolge anche ad altri partiti. Si registra una forte perdita della Sinistra Arcobaleno al 3,2% (la sola Rifondazione Comunista nel 2006 contava il 6,47%), e una forte affermazione dell'Italia dei Valori che passa dal 4,10% del 2006 al 7%. La CDL nel 2006 (AN e Forza Italia) si attestava al 37,05% passando oggi al 41,6% come PDL. Nella sostanza in Abruzzo il PD (35,5%) con l'Italia dei Valori (7%) raggiungono il 40,5% dei consensi con un divario di solo 1% rispetto al PdL, molto inferiore, quindi, rispetto al dato nazionale. L'UDC nel 2006 consegue il 6,81% e nel 2008 scende al 5,9%. Dalle tabelle dei flussi in Abruzzo risulta che l'Ulivo del 2006 conferma solo il 66% (il 76% a livello nazionale) del suo elettorato nell'ultima tornata elettorale, cedendo il 9% dei voti al Partito delle Liberta', il 6% all'UDC, il 4% all'Italia dei Valori, l'uno per cento rispettivamente alla Sinistra Arcobaleno e alla Destra. Il PD riesce ad intercettare gran parte del voto della sinistra radicale: il 54% dei voti di Rifondazione Comunista, il 34% dei Comunisti Italiani, il 34% dei Verdi, il 50% della Rosa nel Pugno, ma prende qualcosa anche dall'UDC, che distribuisce voti per il 19% al PD e per il 26% al PDL. Un dato non secondario evidenzia che il PD recupera anche qualche voto da Alleanza Nazionale (14%) e dalla Destra di Storace (14%). Rispetto al 2006 il PD registra una percentuale di astensione (15%).

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