Infanzia, Blundo (M5S) a ministro, attenzione a sindrome Adhd

18 Marzo 2014   15:23  

"Quanti sono a livello nazionale i bambini sottoposti a diagnosi e trattamento farmacologico per sindrome da deficit di attenzione ed iperattivita', definita Adhd? Qual e' il numero esatto di bambini visitati negli ambulatori di Teramo e Pescara, presso i quali risultano essere effettuate numerose visite che introducono al trattamento anfetaminico della sindrome?".

Sono queste alcune delle domande che la Cittadina al Senato Enza Blundo ha indirizzato al ministro della Salute in una interrogazione parlamentare. "Uno studio condotto dal National Institute of Mental Health- continua Blundo - - ha appurato che nel 51% dei casi i bambini trattati con farmaci anfetaminici, come il Ritalin, sviluppano comportamenti ossessivo-compulsivi, subendo gravi danni cerebrali, impoverimento della creativita' e perdita dell'emotivita'.

Tale approccio farmacologico - aggiunge la Cittadina del Movimento 5 Stelle, vicepresidente della commissione Infanzia e adolescenza - puo' non essere corrispondente alle reali cause di alcuni comportamenti dei bambini, che sono da ascrivere piu' ad una possibile noia che scaturisce dalle attivita' scolastiche, dalla difficolta' di misurarsi con le richieste che vengono poste loro, o da difficolta' di tipo emotivo, spesso derivanti da crisi familiari mal gestite o dall'allontanamento, previsto o gia' in atto, del minore dal nucleo familiare".

"Proprio alla luce degli studi e dei pericoli richiamati - fa dunque sapere la parlamentare - ho chiesto al ministro della Salute quali provvedimenti intenda adottare, nei limiti delle proprie competenze, per assicurare una maggiore scrupolosita' nel percorso di diagnosi e trattamento della sindrome Adhd, evitando che quest'ultima sia frettolosamente diagnosticata, quando invece un' anamnesi piu' accurata ed obiettiva potrebbe non necessariamente condurre ad un disturbo di natura psichiatrica.


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