Infiltrazioni, Ayala: a L'Aquila prevenzione non ha funzionato

Rita Bernardini: sistema penitenziario incivile

13 Settembre 2010   11:31  

Un rischio reale, come in ogni contesto nel quale girino grandi quantità di denaro.

Definisce così il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nella ricostruzione post-terremoto l'ex magistrato del pool antimafia Giuseppe Ayala. È stato lui, ieri sera a L'Aquila, a chiudere la Festa nazionale della cultura del Pd che si era aperta martedì scorso con l'intervento del segretario nazionale Pierluigi Bersani.

Prima del magistrato, oggi consigliere della Corte d'Appello del capoluogo abruzzese, al dibattito su “diritti, emarginazioni, carceri”, sulla necessità di riformare il sistema penitenziario italiano, e più in generale quello giudiziario, era intervenuta la parlamentare radicale Rita Bernardini.

In città, intanto, ha innescato un vivace dibattito un articolo di un geologo gallese, Gareth Fabbro, pubblicato sul sito Abruzzo24ore.tv, che mette a confronto il sisma dell'Aquila, di magnitudo 6.3 e quello in Nuova Zelanda, di magnitudo 7.1 del 3 settembre scorso. Il geologo individuava la causa della differenza del numero di vittime fra i due eventi, in Nuova Zelanda soli due feriti, a L'Aquila 308 morti, nella scarsa qualità delle costruzioni e nella mancanza di applicazione dei regolamenti edilizi.

Nelle interviste Giuseppe Ayala (magistrato), Rita Bernardini (parlamentare) ,Stefano Albano (giovani Pd), Jacopo Arpetti (giovani pd).

(MS)


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