Nuovo scandalo giudiziario in Abruzzo. Nell'ambito di un'operazione della squadra mobile di Pescara coordinata dalla distrettuale antimafia della Procura dell'Aquila, sono state emesse cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti dell'assessore regionale all'ambiente Daniela Stati, obbligo di dimora ed interdizione dai pubblici uffici (la Stati ha già annunciato le proprie dimissioni).
Arresti domiciliari per il compagno della Stati Marco Buzzelli e manette per il padre, ex esponente di spicco di Forza Italia, Ezio Stati, condotto in carcere a l'Aquila. Arrestato anche il noto imprenditore marsicano, Vincenzo Angeloni, rinchiuso a Regina Coeli a Roma ed obbligo di dimora sempre a Roma per Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Selex, società di Fimmeccanica. Da quel che é trapelato dalla Procura aquilana si tratterebbe di un'inchiesta su presunti doni ed utilità che i privati hanno corrisposto alle persone coinvolte, al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista dei beneficiari per fatti relativi alla ricostruizione post sisma, si parla, ma da questo fronte non giungono conferme, anche di tangenti legate al termovalorizzatore di Lanciano del quale non esisterebbe neppure il progetto. L'inchiesta é ancora nella sua fase iniziale, in mattinata gli agenti della Mobile guidati da Nicola Zupo hanno anche effettuato perquisizioni ed acquisito documenti presso gli uffici dell'assessorato regionale all'ambienete e alla Protezione Civile in via Passolanciano a Pescara, mentre il governatore Gianni Chiodi, da noi intercettato prima di dare il via alla riunione di giunta, si é riservato di rilasciare dichiarazioni una volta avuto un quadro più chiaro sull'intera vicenda. Certo é che, stando alla nota della Procura Aquilana, l'impianto accusatorio é sostenuto da uno scrupoloso lavoro di riscontro - recita la nota del procuratore capo Rossini - che non consente lettura dei fatti alternativa a quella proposta dallo stesso Gip aquilano.
