"Io difendo la mia terra": inizia la campagna del M5S contro la petrolizzazione nel teramano

03 Ottobre 2013   10:35  

Partono banchetti informativi e raccolta firme su tutto il territorio provinciale. E' lotta senza quartiere contro le lobbies del petrolio in provincia di Teramo e in Abruzzo.

Entra nel vivo la campagna informativa degli attivisti del MoVimento 5 Stelle della provincia di Teramo denominata “IO LA MIA TERRA LA DIFENDO”.
Dopo un incontro preliminare con i cittadini organizzato durante la “Prima Fiera della Ricostruzione”, evento del Movimento Cinque Stelle che si è svolto il 1 settembre u.s. a Montone di Mosciano Sant'Angelo (TE) con la partecipazione, tra gli altri, di Enrico Gagliano (Comitato abruzzese difesa beni comuni), di Mara Mucci (Deputato MoVimento 5 Stelle) e di Fabio Stella, il M5S abruzzese sta approfondendo le tematiche inerenti la ricerca di idrocarburi in Regione e la strategia da adottare per promuovere la sensibilizzazione della cittadinanza sui disastrosi effetti della “Strategia Energetica Nazionale”, che ha unilateralmente stabilito di declassare l'Abruzzo da “regione verde d’Europa” a “distretto minerario”.

Prossimamente sarà dato il via a una raccolta firme in tutte le piazze dei comuni interessati, con l’obiettivo di esercitare una forte pressione nei confronti della classe politica, abituata a sottovalutare i reali interessi dei cittadini e troppo sensibile agli appetiti delle lobbies internazionali, come quelle petrolifere.
La concessione “Colle dei Nidi”, che investe una vasta area del territorio teramano, è il primo permesso di ricerca rilasciato dopo l'approvazione della S.E.N. (strategia energetica nazionale) Clini-Passera. E' quasi concluso anche l'iter di molte altre concessioni che interessano quasi il 40% del territorio regionale. Invitiamo tutti i portatori di interessi e i nostri rappresentanti politici a non strumentalizzare l'argomento lavorando, in modo demagogico e speculativo, sulla coscienza dei cittadini fiaccati dalla crisi economica ed elencando presunti vantaggi occupazionali in cambio delle concessioni per la ricerca e la coltivazione di giacimenti di idrocarburi. I vantaggi che deriverebbero da scelte di questo tipo sarebbero di gran lunga inferiori agli svantaggi che saremmo costretti a sopportare, come insegna la Val D'Agri, in Basilicata, una terra fortemente compromessa dal punto di vista economico, ambientale e sanitario.
Ogni attivista del M5S è pronto a una battaglia democratica e senza quartiere contro chi vuole mettere le sue mani sporche di petrolio in provincia di Teramo e in Abruzzo.


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