Italicum: Renzi incassa anche la seconda fiducia. Lunedì il voto finale. GUARDA LA DIRETTA

Ancora 37 'dissidenti' nel PD. La terza votazione nel pomeriggio

30 Aprile 2015   13:24  

Il governo incassa anche la seconda fiducia sull'Italicum dopo il primo round vinto ieri.

Nel primo pomeriggio ci sarà il voto sulla terza mentre il voto finale sarà lunedì in serata

I sì sono stati 350, i no 193, uno solo astenuto.

Anche oggi diversi big della minoranza del partito non hanno partecipato al voto, tra gli altri Enrico Letta, Pier Luigi Bersani e Gianni Cuperlo.

Compatta l'opposizione con il Movimento cinque stelle pronto al referendum abrogativo della legge.

Mentre la Lega attacca: "Questa legge è peggio del Porcellum". Anche Fi schierata per il no.

Minimizza, però, il vice segretario del Pd. "C'è stato uno strappo più contenuto di quello che si poteva pensare prima del voto" e soprattutto, dice Lorenzo Guerini in Transatlantico, "non penso che vi siano volontà di rotture insanabili nel partito o di uscite, scelte di questo tipo andrebbero in direzione opposta a quello che è l'interesse del Pd". 

Se da parte della sinistra interna - dunque - continuano a piovere parole di fuoco contro Matteo Renzi, la leadership del Pd sceglie di non drammatizzare, ed anzi parla di "ricucitura", tanto che anche il premier apre su una modifica della riforma costituzionale del Senato.

Anche perché il voto finale sull'Italicum, probabilmente a scrutinio segreto, non lascia ancora dormire sonni tranquilli all'esecutivo.

C'è, infatti, anche chi nell'opposizione Dem fa sapere che dopo aver votato sì alla fiducia potrebbe votare no alla riforma. 

Lattuca, potrei votare no - Ieri Lattuca ha votato la fiducia al primo articolo della legge elettorale, ma non assicura lo stesso atteggiamento per il voto finale: "Certamente non mi nasconderò dietro il voto segreto, non è questo il mio stile. Quindi, quando la prossima settimana si voterà, o non parteciperò al voto oppure non darò il mio voto favorevole a questa legge".

Alfano, rivedere Senato - Fatto l'Italicum, occorre rivedere la riforma del Senato: lo ha detto il ministro dell'Interno e presidente di Ncd Angelino Alfano, in una intervista, questa mattina, a Rtl 102.5 all'indomani del primo voto di fiducia sulla legge elettorale. "Adesso, dopo questo successo, se tutto come penso andrà bene con l'approvazione finale della legge elettorale dopo i due voti di fiducia ulteriori che ci saranno oggi - ha detto Alfano - si apre una fase nuova, quindi noi chiediamo al Governo e alla maggioranza di modificare la riforma costituzionale, quella del Senato".

I TRENTOTTO RIBELLI DEM

 

M5s, pronti a referendum abrogativo - "La battaglia contro l'Italicum continuerà anche dopo la sua approvazione". Lo dice a "DiMattina" di Rainews24, Danilo Toninelli del Movimento 5Stelle: "Stiamo pensando a un referendum abrogativo totale dell'Italicum. Ovviamente - aggiunge Toninelli - non vogliamo farlo da soli e potrebbe interessare tutte le forze politiche e della società civile che contestano questo tentativo di accentramento del potere di Renzi".

Salvini, legge peggiore del Porcellum - "L'ultimo trimestre in crescita per l'Italia è stato quello del governo di centrodestra. Questi sono dei pericolosi incapaci e pensano a fare la legge elettorale. L'Italicum è una legge che fa schifo, gli elettori non contano niente. Se il Porcellum faceva schifo questo fa schifissimo". Lo afferma Matteo Salvini a SkyTg24. 


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