L'Aquila. Califano: "Che emozione con la Paganese"

Il dt torna sul big match: "Abbiamo un gran potenziale"

13 Ottobre 2011   19:55  

L’AQUILA – Quinto pareggio della stagione, il terzo di fila al Fattori, ma al contempo uno dei punti più apprezzati degli attuali diciassette in classifica. Sarà perché giunto contro quella che era la prima della classe e in assenza di elementi dai quali i rossoblù ultimamente si erano scoperti piuttosto dipendenti, ma L’Aquila per una volta dimentica la paura della ‘pareggite’ casalinga e pensa con ottimismo al futuro.  Nel clima di stima reciproca che ha caratterizzato la gara con la Paganese ed in un intreccio di ex, storie e personaggi che è sembrato quasi da stracittadina, ha vissuto la partita con una certa emozione anche il direttore tecnico Gianni Califano, nativo proprio di Pagani. «Ci tenevo tanto – ammette il dt rossoblù – Ho rivisto tanti miei concittadini, tra cui anche il sindaco che non è voluto mancare all’ incontro. Avrei voluto vincere, ma è stato comunque bello vedere la squadra per la quale lavoro metter sotto una compagine che punta dritto alla promozione. Un’ emozione per la quale devo ringraziare il presidente Gizzi ed Ercole Di Nicola. Una serata magnifica che ha dimostrato che possiamo giocarcela con tutti e che deve aprirci gli occhi sul potenziale in parte ancora inespresso del gruppo. Anche il pubblico, spero risponda alla stessa stregua pure con le pericolanti, quando lo spettacolo non sarà garantito. Sono convinto che la testa della classifica non la definiscono gli scontri diretti, quanto i risultati con le piccole. E per questo un pubblico come quello visto con la Paganese diventa quanto mai importante. »

Dopo il classico primo tempo teso e tra due squadre costruite per vincere, ci si aspettava un pizzico di cuore in più nella ripresa. «Quando spingi tanto all’ inizio e non riesci a passare in vantaggio – analizza Califano - normale che poi rischi di meno nella ripresa. D’altronde credo la Paganese abbia ottenuto ciò per cui era venuta. Sinceramente non me l’ aspettavo così dimessa, ma credo sia stato anche merito dell’ Aquila. Quanto a noi, impressioni positive da tutti i reparti. Capparella si è rivelato un Pirlo della situazione, i giovani si sono fatti trovare preparati, Piccioni ha dimostrato quanto vale anche come terzino. Questa squadra ha ampi margini di miglioramento(a.f.)


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