L'Aquila capitale europea della cultura, a sognare ci si può solo guadagnare

07 Dicembre 2012   19:01  

Stati generali al Palazzetto del Nobili degli operatori della cultura aquilana: muove i primi passi il lungo e non facile percorso che intende fare dell'Aquila Capitale europea della cultura nel 2019.

Una data solo apparentemente lontana. il tempo infatti già stringe: in dieci mesi bisogna presentare il progetto di candidatura, con un'idea forte, intorno a cui costruire costruire eventi proposte.

A dicembre 2013 ci sarà una prima preselezione, poi la scelta sarà fatta dalla giuria internazionale nel 2014. Non sarà facile vincere. A competere decine di città, dei livelli di Ravenna e Venezia.  Ci sono del resto milioni di euro in palio: 1,5 milioni di euro della Comunità europea da integrare con le partecipazioni dello Stato, della Regione, degli enti locali e di sponsorizzazioni private.

Ma L'Aquila non ha nulla da perdere a crederci fino in fondo. A provare a diventare una città che sogna e che come tutti i sognatori, scrisse Ennio Flaiano, ha i piedi saldamente poggiati sulle nuvole.

Nel servizio intervista a Walter Capezzali, Enrico Sconci, Giancarlo Gentilucci

DAL PROGETTO DI CANDIDATURA

Si possono stimare complessivamente in circa 900 le iniziative realizzabili nel corso dell’intero anno di Capitale Europea della Cultura Intorno a queste linee guida

Il Ritorno di Raffaello

Movimentato destino, quello della “Visitazione della Vergine” di Raffaello Sanzio. Dedicato al tema evangelico della visita di Maria a Santa Elisabetta, il grande olio venne concepito intorno al 1515 quale pala d’altare per la cappella Branconio nella Chiesa di San Silvestro all’Aquila. Commissionata da Giambattista Branconio, gran dignitario papale e fraterno amico, nonché esecutore testamentario, di Raffaello, l’opera era stata voluta dal padre di Giambattista, Marino, che tra l’altro la immaginava quale omaggio alla moglie, Elisabetta. Dopo un secolo e mezzo, nel pieno della lunga dominazione spagnola, la pala venne trasferita in Spagna, all’Escorial, poi approdò a Londra, nel palazzo del Duca di Wellington, e successivamente a Parigi, al Louvre, per tornare poi in Spagna, prima di nuovo all’Escorial e infine, nel 1837, al Museo del Prado, dove si trova tuttora. Il suo ricordo, nella cappella in San Silvestro, è affidato a una copia. Ottenere dalla Spagna il prestito dell’originale per farne mostra nella terra natale, in tutta sicurezza al riparo delle rassicuranti muraglie del Forte Spagnolo, è operazione complessa ma sicuramente non impossibile. Ciò costituirebbe l’atto di 33 maggior rilievo e maggior richiamo per L’Aquila 2019, il che offrirebbe inoltre lo spunto per una molteplicità di mostre e altre variegate iniziative collaterali, oltre tutto tenendo d’occhio le valenze delle transumanze della “Visitazione della Vergine” attraverso l’Europa quale metafora delle transumanze di popoli che hanno caratterizzato la storia europea nonché quale metafora dell’epopea migratoria che ha segnato il destino di milioni di europei e segna quello delle moltitudini di migranti che all’Europa conferiscono adesso nuova energia materiale e culturale.

L’Aquila Futura

L’Aquila ha vissuto nel corso dei secoli innumerevoli trasformazioni strutturali e del proprio aspetto, in primo luogo per il susseguirsi di disastrosi terremoti e eventi bellici, ma ovviamente anche per il mutare di tendenze estetiche e esigenze socio-economiche. Vive attualmente una fase particolarmente complessa e problematica, in ragione delle distruzioni patite con il terremoto del 2009, dei nuovi assetti in via d’evoluzione nella cintura periferica e nell’hinterland e nella fase d’avvio del rifacimento del centro storico: uno sconfinato libro aperto sul quale indagare, riflettere, elaborare idee e proposte. Lisbona, Carcassonne, Praga, Berlino: quattro rifacimenti urbani, quattro diverse motivazioni, quattro metodologie d’intervento. Un variegato panorama teoretico: restauro stilistico, restauro conservativo, restauro scientifico, restauro critico, le “Carte del Restauro”. Le ragioni della storia, dell’estetica e dell’economia, le aspirazioni sociali, l’escatologia della comunità: modelli, confronti, ipotesi, progetti, realizzazioni e prospettive per la ricostruzione del centro storico.

L’invenzione delle Città nell’Europa del Secondo Millennio

La fondazione dell’Aquila a metà del Duecento costituisce, nel giudizio degli urbanisti e degli storici, un fenomeno di particolare rilievo per l’Europa medioevale, il che trova non esclusiva ma probabilmente primaria ragion d’essere nel manifestarsi dell’allora inusitata idea di “oggetto progettuale unico”, dotato di due polarità, quella del contado e quella del nuovo nucleo urbano, titolari entrambe di peculiarità specifiche e distinte ma legate inscindibilmente da un biunivoco rapporto funzionale e sociale. Tale circostanza schiude una vasta prospettiva per mostre comparative e riflessioni antropologiche dedicate alle “città di fondazione”. Infatti, sulla scia del vasto fenomeno medioevale di rinascita del luogo-città, le città sorte ex novo hanno costituito un particolare elemento di arricchimento dello scenario europeo tra i secoli XI e XX, talvolta con grandiose e/o innovative pianificazioni urbanistiche, come nei casi di maggiore spessore, quelli dell’Aquila e SanPietroburgo, come pure per quanto riguarda 34 Danzica e Palmanova, Alessandria, Latina e centinaia di episodi meno rilevanti ma non meno affascinanti.

Le realtà consolidate

Per dare corpo al programma da Capitale Europea della Cultura, non c’è soltanto da immaginare progetti ex novo: va anche messo nel conto il molto che all’Aquila costituisce annualmente l’ossatura della vita culturale e che può esprimere numerosissime iniziative aggiuntive, appositamente pensate per l’eventualità del 2019. C’è il maggior momento tradizionale costituito dalla settimana dedicata in Agosto alla Perdonanza Celestiniana e ci sono le attività ordinariamente programmate da istituzioni e associazioni operanti nei campi della creazione artistica e della ricerca e approfondimento di carattere culturale e scientifico: Teatro Stabile, Istituzione Sinfonica, Teatro L’Uovo, Solisti Aquilani, Officina Musicale, Università, Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, Museo Nazionale d’Abruzzo, Società dei Concerti, Associazione Teatrale Abruzzese Molisana, Deputazione Abruzzese di Storia Patria, Archivio di Stato, Biblioteca Salvatore Tommasi, etc., etc.

Volevo andare all’Aquila

All’insegna di «Volevo andare all’Aquila», la celebre espressione di Nietzsche in “Ecce homo”, una mostra-evento in cui gigantografie ricavate da immagini scattate all’Aquila da grandi fotografi vengono presentate con l’accompagnamento di pertinenti didascalie desunte da testi illustri d’ispirazione aquilana, in un’ambientazione sonora fatta di musiche espressamente eseguite e incise. Cospicuo il materiale attingibile da una molteplicità di fonti: da Cartier-Bresson a Berengo Gardin per le fotografie; da Petrarca a Gadda per i testi di autori italiani, non trascurando gli abruzzesi, da d’Annunzio a Silone; da Gregorovius a Hemingway per gli scrittori stranieri; quanto alle musiche, inevitabile il ricorso al sontuoso cammeo incastonato nell’ultimo movimento dell’Aroldo in Italia di Berlioz e doverosa una selezione dei grandi abruzzesi, da Marco dall’Aquila a Tosti, tenendo anche conto di Serafino Aquilano nella duplice veste di poeta e musicista.

Exploratorium

Restauro, funzionalizzazione e riuso di un contenitore architettonico importante del centro storico, mediante concorso internazionale di progettazione strutturale, architettonica, museale e finanziaria, da attivare nel 2019: uno strumento esemplare, quanto a modalità strutturali e realizzative, e fortemente innovativo, in quanto permanentemente destinato a concepire e 35 realizzare esposizioni tematiche di oggetti artistici, storici e scientifici altrimenti sottratti all’ordinaria fruizione pubblica, provenienti da depositi di musei, fondazioni e altri enti europei, con la concomitante progressiva formazione di un catalogo telematico dei fondi inaccessibili nell’ambito degli ordinari circuiti della conoscenza.

Gadda 85

Nel 1934 Carlo Emilio Gadda, uno dei grandissimi tra gli scrittori europei del Novecento, visitò e raccontò in pagine memorabili L’Aquila e inoltre il Gran Sasso, il Fucino, Avezzano e l’Altopiano delle Rocche. Quegli stessi luoghi come appaiono 85 anni dopo? Visitarli e riraccontarli oggi, ripercorrendo il medesimo itinerario di Gadda, può dar luogo a stimolanti scoperte e confronti, specialmente se l’impresa venisse condotta da studenti, mediante elaborati collettivi e multimediali, coinvolgendo istituzioni scolastiche di diversi Paesi europei.

Homo Ludens e patrimonio naturale

La città e tutti gli antichi borghi dell’hinterland sono parte di uno strepitoso ambiente naturale, in gran parte fatto di aree protette e parchi nazionali e regionali, il quale costituisce un unicum di raro valore in ragione dell’estesa e pregiata antropizzazione. Un’esplorazione di questa singolare realtà, condotta alla luce delle stimolazioni risalenti a Johan Huizinga e Benjamin Costant, è in grado di offrire un’ampia gamma di opportunità per la realizzazione di mostre e riflessioni sulla reciproca influenza creativa tra uomo e natura, ivi compresi gli straordinari frutti nei campi dell’architettura spontanea e delle piú disparate espressioni dell’artigianato.

La Regione Verde d’Europa

Per l’inusitata vastità e preponderanza percentuale rispetto alla totalità del territorio, il patrimonio naturalistico protetto ha dato luogo alla definizione dell’Abruzzo come Regione Verde d’Europa. Una struttura permanente di documentazione, promozione e informazione, da creare d’intesa con tutti gli organismi di gestione di parchi nazionali e regionali e aree protette dell’Abruzzo, può diventare un elemento assai utile nell’ambito dell’anno “Capitale Europea della Cultura” nonché per il tempo a venire. Nel funzionamento della struttura dovrebbe potersi ricomprendere anche il collegamento telematico con le principali riserve naturalistiche di tutta l’Europa, in funzione di una non disdicevole opportunità di permanente interscambio di informazioni e opportunità collaborative. 

Abruzzo Sapori

Lo Zafferano dell’Aquila, l’Aglio Rosso e i Confetti di Sulmona, il Parrozzo di Pescara, i vini, gli olî, i formaggi e un’ampia gamma di specialità uniche nel loro genere o dalle particolarissime qualità: le eccellenze agro-alimentari abruzzesi esprimono un rilevante valore in termini economici ma non di meno si propongono come un importante serbatoio di argomenti storico-culturali e di spunti per analizzare il loro apporto al dialogo interculturale europeo. Una mostra-mercato delle eccellenze agro-alimentari abruzzesi, accompagnata da iniziative didattiche e di riflessione, da realizzare in cooperazione con le Camere di Commercio e l’associazionismo di produttori e artigiani, può costituire un elemento assai attrattivo dell’anno “Capitale Europea della Cultura” e offrirne uno dei lasciti permanenti di primaria importanza.

ABC.net

Abruzzo in Bellezza & Conoscenza: realizzazione e gestione di una rete telematica delle Fabbriche del Pensiero, della Creatività e dell’Innovazione per l’Abruzzo del Terzo Millennio. La rete, ovviamente fruibile anche dalla generalità degli utenti internet, dovrebbe consentire il collegamento inter-istituzionale in ambito regionale di università, strutture teatrali e musicali, archivi, musei, biblioteche, centri di ricerca scientifica e in generale dei creatori professionali di idee, arte, innovazione. Finalità primaria: condivisione multidisciplinare dei contenuti comportanti arricchimenti estetici e cognitivi e opportunità di evoluzione metodologica e tecnologica, con la prospettiva di una diffusa accelerazione dei fattori di sviluppo economico e culturale dell’intera comunità regionale. Possibili finalità collaterali: razionalizzazione e coordinamento di azioni promozionali e di calendari di attività; ottimizzazione dell’uso di strutture, impianti e attrezzature; archiviazione di dati, documenti e informazioni; messa in rete di produzioni musicali e teatrali; interazione con Rai, Telecom e equivalenti; accesso a nuovi strumenti di diffusione, come Nexo Digital, etc. Nel corso dell’anno “Capitale Europea della Cultura”, la centrale operativa, in sinergia con strutture e professionalità di radio e tv già esistenti in ambito regionale, può realizzare la ripresa video di tutte le iniziative, da utilizzare per immediate immissioni in rete e quale dotazione dell’archivio permanente.  

Attività rivolte a gruppi particolari

Attività teatrali, musicali e d’animazione con e per bambini, ragazzi, studenti, giovani, donne, minoranze etniche, carcerati, minori ospedalizzati, da progettare e realizzare secondo le modalità di cui al precedente paragrafo.

Culture migranti

L’Aquila vanta fin dalla fondazione una solida continuità di interazione con le culture di altre nazioni europee: tra l’altro, nei secoli passati ha avuto il contributo di architetti e maestranze di Francia, Germania e Spagna nella strutturazione dell’impianto urbano e nell’edificazione di chiese e palazzi, ha accolto dalla bottega di Gutenberg il suo primo stampatore e con il merletto a tombolo e la reintroduzione della coltivazione dello zafferano ha importato dai Paesi Bassi e dalla Spagna due delle sue tradizioni di maggior pregio. Da qualche decennio, gode dell’apporto di tecnici e maestranze dell’Est europeo sopra tutto nei settori dell’allevamento, dell’edilizia e della ristorazione. Tutto ciò ha innervato significativi influssi culturali, dalla parlata popolare agli stili architettonici e decorativi, dalla gastronomia agli usi quotidiani: un vasto e suggestivo campo d’esplorazione per ogni genere di approfondimenti e comparazioni sul tema del plurisecolare flusso inter-europeo d’interscambio culturale.

Abruzzesi nel mondo

Il grandioso contributo dell’emigrazione abruzzese allo sviluppo economico e culturale di gran parte dei Paesi d’Europa e degli altri continenti. Le sofferenze, i sacrifici, le umiliazioni e le tragedie della diaspora abruzzese. Le personalità abruzzesi o di ascendenza abruzzese divenute all’estero protagoniste nella cultura, nell’imprenditoria e nella politica. La rete mondiale dei centri socio-culturali creati dalle comunità abruzzesi.

Alter Ego

Il considerare i diversi da sé come altrettanti se stessi in termini di valori culturali costituisce l’imprescindibile fondamento di una visione delle componenti dello spirito europeo al tempo stesso unificante e non omologante. In tal senso è determinante non l’azione, pur necessaria, delle entità statuali, bensí quel che scaturisce dal basso, dalle volontà e disponibilità popolari. Allo scopo di incentivare tale processo di base, si può prevedere un sostegno strutturale a quelle entità dell’associazionismo artistico-culturale e di quartiere, del volontariato e simili che, per almeno 5 anni a partire dal 2017, s’impegnino a realizzare programmi artistici e/o 38 formativi coinvolgenti interattivamente temi e operatori di differenti culture presenti nella città e nell’hinterland.

Sguardi da mondi diversi

Appuntamento dedicato alle arti visuali, basato su impressioni e sensazioni suscitate da luoghi, persone e storie della città negli appartenenti a culture straniere che all’Aquila risiedono o che vi abbiano lungamente soggiornato. Attuazione mediante un concorso annuale, finalizzato a una mostra conclusiva degli elaborati realizzati con qualsiasi tecnica (disegno, pittura, serigrafia, ceramica, scultura, fotografia, elaborazione reprografica, etc.). Partecipazione riservata a giovani d’età non superiore a 25 anni.

Euroties

Proposte di istituzioni universitarie, d’istruzione superiore e di produzione artistica stabile che da almeno un anno prima del 2019 s’impegnino a realizzare almeno un’iniziativa ogni anno progettata e creata insieme con uno o piú organismi analoghi aventi sede in altri Stati membri dell’UE. La costellazione delle Capitali Culturali Mostra documentaria, da realizzare d’intesa con la Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione Europea e con le città Capitali della Cultura dal 1985 al 2018: si chiederebbe a ciascuna città di predisporre in formato elettronico 2 tabelle 100x140 che, mediante immagini e testi nella lingua nazionale e in inglese, sintetizzino i rispettivi programmi realizzati e le rispettive ricadute conseguenziali; il tutto verrebbe integrato con le traduzioni dei testi in italiano e infine stampato e allestito su pannelli espositivi.

La grande via d’acqua

Se il Fiume Aterno è il padre comune delle due maggiori città dell’Abruzzo, essendo L’Aquila e Pescara entrambe sorte lungo le sue sponde, il Mare Adriatico in cui l’Aterno si versa è la grande via d’acqua che apre gli orizzonti verso l’Europa Orientale, regione geograficamente tanto vicina quanto ancora non abbastanza interfacciata mediante i tanti vincoli d’antica contiguità culturale e le non trascurabili nuove potenzialità di cooperazione per un condiviso futuro di sviluppo. Lavorando intorno a questo tema, L’Aquila e Pescara possono realizzare congiuntamente inedite quanto stimolanti iniziative in sinergia con le città dell’Europa trans-adriatica.

I luoghi del cinema

La città e il Gran Sasso sono stati il set per una lunga serie di films, tra i quali tanti appartenenti alle glorie della storia del cinema. Tra gli altri, vi hanno diretto riprese delle loro opere Federico Fellini, Liliana Cavani, Pietro Germi, Mario Monicelli, Valerio Zurlini, Jean Jacques Annaud, Giuseppe Tornatore. Innumerevoli gli attori europei di prestigio internazionale impegnati, come Marcello Mastroianni, Sean Connery, Gérard Depardieu, Silvana Mangano, Yves Montand, Adriano Celentano, Jacques Perrin, Vittorio Gassman, Max Von Sydow, Alida Valli, Philippe Noiret, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Anouk Aimée. Si può immaginare di trarne una rassegna le cui proiezioni coprano l’intero arco di svolgimento dell’evento “Capitale Europea della Cultura”.

Scienza e tecnologia

Iniziative che facciano riferimento al contributo per l’avanzamento delle conoscenze e per l’innovazione tecnologica dell’Europa espresso da Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, Osservatorio Astronomico e Giardino Alpino di Campo Imperatore, centri di ricerca scientifica pubblici e privati, imprese a tecnologia avanzata. Eccellenze agonistiche Tornei e attività didattico-promozionali dedicate a rugby, calcio, basket, pallanuoto, pattinaggio e agli altri sports che hanno assicurato all’Abruzzo rinomanza internazionale. 

 


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