L'Aquila - Carpi, le interviste

“Perdere così fa male – esordisce amareggiato mister Bitetto appena arriva in sala stampa – Si può anche vincere al novantesimo come è accaduto a noi a Giulianova, ma uscire sconfitti per due episodi macchiati da falli di mano così evidenti, lascia davvero l’ amaro in bocca.” Sotto accusa c’ è la direzione arbitrale di Penno di Nichelino e due tocchi di mano che hanno consentito prima a Giglio di procurarsi il rigore del pareggio, poi a Cesca di chiudere i conti. “E’ un peccato perché siamo stati sempre in partita e Potenza aveva trovato un gran gol. Fino al rigore, nessuno avrebbe potuto pensare ad una sconfitta. Errori? Abbiamo sbagliato parecchio a centrocampo, il penalty nasce da un’ ingenuità di Carcione, ma nel complesso abbiamo fatto bene.”

 “La partita l’ abbiamo affrontata in maniera egregia – commenta il capitano Nicola Di Francia –  Anzi, nel primo tempo avremmo meritato di più con l’ occasione di Stamilla. E’ una sconfitta che brucia perché avevamo dato tanto, avremmo meritato almeno il pareggio. Gli episodi? Il fallo di mano di Giglio in occasione del rigore non l’ ho visto – spiega Di Francia, che con il suo intervento sull’ attaccante emiliano ha causato il penalty – I compagni mi dicono di sì, ma io ero alle sue spalle e non me ne potevo accorgere. In effetti per girarsi in quella maniera qualcosa di anomalo c’ è stato. E’ riuscito a portarmi fuori tempo, il fallo da rigore c’ era tutto. Sul gol di Cesca, invece, il fallo di mano di Cenetti l’ ho proprio visto.”

“Questo lo dovreste chiedere all’ arbitro – glissa con eleganza mister Sottili davanti ai cronisti che lo interpellano sui presunti falli di mano in occasione dei due gol – Dalla panchina non li ho visti, io posso solo giudicare la prestazione dei miei ragazzi. L’Aquila? Ci ha messo in grande difficoltà, venivamo da un mese e mezzo molto difficile. Per noi sono tre punti d’ oro, ottenuti con la grinta più che con la qualità. E’ stata premiata la voglia dei miei di rimanere in partita.”