L'Aquila - Catanzaro, le voci dei protagonisti

Ianni: "Il punto ci va stretto". Cozza: "Meritavamo noi"

31 Ottobre 2011   11:02  

L’AQUILA - Tanto rammarico in sala stampa per una vittoria sfuggita dal dischetto e per un punto che, a vedere gli episodi significativi, va stretto ai rossoblù. «Forse avremmo meritato qualcosa in più – analizza il tecnico aquilano Maurizio Ianni (nella foto Cerasoli, insieme al capitano Garaffoni) – Anche se alla fine, essendo rimasti in dieci, va bene così. Peccato, perché credo che quella di oggi sia stata la miglior prestazione offerta in  tredici giornate. Sono contento lo stesso perché questo gruppo sta dimostrando di saper crescere e il carattere che sta acquisendo giorno dopo giorno. Stiamo crescendo e questa è la nota lieta della giornata. L’ errore dal dischetto? Solo chi non li calcia non li sbaglia. L’ anno scorso Giglio ce ne segnò due con la maglia del Carpi, sono sicuro che si rifarà.» Resta il rimpianto di aver concesso ad inizio ripresa quei dieci minuti nei quali il Catanzaro ha acciuffato il pari definitivo. «Quando giochi con avversari del genere ci mancherebbe che non concedi qualcosa – osserva Ianni - E’ normale, affrontavamo una squadra che punta a vincere il campionato e che vista all’ opera effettivamente fa una grossa impressione. Ma è stata una bella partita, perché quando l’ avversario viene a giocarsela a viso aperto riusciamo a giocare a calcio anche noi. Avevamo impostato la partita cercando di limitare i loro esterni, ci siamo riusciti benissimo anche grazie alle sovrapposizioni dei terzini. La scelta di non schierare gli under? E’ stata presa di concerto con la società, per fronteggiare una squadra che i fuoriquota non li usa mai e per far rifiatare i giovani che finora hanno sempre giocato.»  Le ultime battute del tecnico aquilano sono per il suo ennesimo allontanamento dalla panchina. «Stava protestando il mio secondo, ma l’ arbitro ha pensato che fossi io. Resto dell’ idea che questa classe arbitrale vada aiutata, al momento purtroppo non è adeguata alla categoria.»

Ercole Di Nicola è il volto del rimpianto. Quasi si morde le mani quando, confrontando i risultati degli altri campi, realizza che i tre punti avrebbero portato L’Aquila in vetta. «Resto comunque fiducioso – scandisce a scanso di equivoci –  Contro una delle più forti del campionato L’Aquila ha dimostrato di meritarsi l’ attuale posizione in classifica. Ora ci aspettano ventotto finali. Carcione? Il ginocchio sembra non si sia gonfiato, ma aspettiamo accertamenti più approfonditi. Per noi è troppo importante. »

Di tutt’ altro tenore le dichiarazioni a fine gara del tecnico giallorosso Ciccio Cozza. «Resta il rammarico di non aver sfruttato la superiorità numerica e di non aver concretizzato il buon gioco espresso – dirà l’ ex giocatore di Siena e Reggina – Abbiamo preso gol al primo errore e poi L’Aquila fortunatamente ha sbagliato il rigore. Per il resto non abbiamo più subito un tiro in porta. Invece noi – continua Cozza, che evidentemente in campo ha avuto occhi solo per i suoi – se andiamo ad analizzare la partita, le occasioni da gol le abbiamo create solo noi, ma non le abbiamo concretizzate. Peccato, perché avremmo meritato di più.»   (a.f.)


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