L'Aquila, Ciotola non basta, pari a Pontedera. Pontedera - L'Aquila 1 - 1

L'Aquila dalle due facce in terra toscana. Bene il primo tempo, male la ripresa. Alla fine finisce con un pareggio che lascia l' amaro in bocca ai rossoblù, soprattutto perchè dopo aver avuto l' occasione per chiudere la partita, ha alzato bandiera bianca al pareggio dei locali, per giunta arrivato dopo una ingenuità di Testa. Ma sul pareggio pesa anche un atteggiamento forse troppo rinunciatario dei rossoblù, che nella ripresa sono entrati in campo con il freno a mano tirato. Ripa è rimasto in panchina per tutti i novanta minuti (come Iannini) e alla fine l' unico cambio di giornata è stato l' avvicendamente Improta - Triarico.

Occasione sprecata, insomma, soprattutto dai punti di vista di classifica ed entusiasmo. Ma a bocce ferme forse è un pareggio da non disdegnare, perchè tutto sommato consente di accorciare un punticino sulla seconda piazza. Ora si apre una settimana cruciale, sia dal punto di vista del mercato, sia da quello del campionato. Perchè domenica prossima al Fattori arriva l' Aprilia.  

Il match era partito come doveva. Ovvero con una prestazione convincente e quella sensazione di pericolosità costante che ci si aspetta da un 4-3-3 con un certo tasso tecnico.

Prima la traversa di Carcione direttamente su punizione, poi il vantaggio con il gran gol di Ciotola (stavolta bravo a centrare lo specchio dopo il solito slalom), poi l' occasionissima divorata da Infantino a tu per tu con il portiere.

Poi nella ripresa il gol che non ti aspetti: cross innocuo dalla sinistra, Testa (fino ad allora impeccabile in un paio di interventi) non trattiene e Arrighini insacca da due passi. Pari, patta e niente più.

Da segnalare la bella iniziativa di una nutrita pattuglia di tifosi rossoblù che, nonostante il divieto di trasferta, è partita alla volta di Pontedera per onorare a proprio modo il gemellaggio coi tifosi toscani ed il ricordo dell' indimenticato Nicola Mezzaccappa. All' ingresso, ovviamente, è scattato il 'niet' dei rigidi controllori della tessera del tifoso. E allora tutti fuori, aquilani e toscani, per una rimpatriata all' insegna di pacche sulle spalle, birre e cori. Il più gettonato, c' è da scommetterci, sarà stato: "Nicola è qua e canta con gli ultrà."