L'Aquila - Fondi, le interviste. Graziani: "Serve tempo. Errori dei singoli, bugie dalla stampa."

Capuano: "I miei ragazzini terribili. L'Aquila? Male."

23 Settembre 2012   20:46  

Quando arriva in sala stampa Archimede Graziani ha bene in mente tutto ciò che deve dire. “Fino a pochi minuti dalla fine l’ impressione che ho avuto io è che L’Aquila potesse tranquillamente portare in porto la vittoria. Ve lo sto dicendo non per prendere scuse, ma perché questa è l’ impressione avuta. Ma siamo stati bravi fino ad un certo punto, perché poi abbiamo preso gol.”

E qui inizia una serie di dichiarazioni che tutto sono tranne che un’ assunzione di responsabilità. “Il gol è arrivato su una palla persa da parte di un nostro giocatore. Menicozzo non dovevamo portarlo in panchina, è entrato e su un suo errore sapete cosa è successo. Albanese non dovevamo portarlo in panchina, è entrato e ha sciupato un paio di occasioni per chiudere la gara. Purtroppo le partite si vincono e si perdono anche per i singoli. Quando aggiusteremo le cose vedrete che certe cose non succederanno più.”

E il monologo, dalle responsabilità dei giocatori, si sposta su quelle della stampa. “Se mi sento in discussione? Io con la società ho un rapporto stupendo, se qualcuno mette sui giornali che il presidente è venuto a rimbrottarci, vuol dire che qualcuno si diverte a complicarci il lavoro. Ma se pensate di mettermi in difficoltà, sappiate che non ci riuscite, piuttosto fate male ai giocatori. Il clima che è stato costruito ad arte per oggi non ha senso. Voi lo spogliatoio non lo vivete, gli allenamenti li vedo io, quello che scrivete sono bugie (“cazzate”, a microfoni spenti). Questo è un gruppo sano che sta costruendo qualcosa di importante, l’ unica cosa che non arrivano sono i risultati. Quanto tempo? Mi servono ancora 2 o 3 settimane.”

E quando qualcuno gli chiede se è stato un pareggio deludente anche dal punto di vista del gioco, la risposta è pronta: “Da due settimane a questa parte ho dovuto cambiar modulo per la mancanza di centrocampisti – inizia Graziani, che poi vira sulla condizione e sulle qualità dei singoli che si ritrova in rosa – E poi se Ciotola l’ anno scorso al 60’ di ogni partita veniva sostituito, un motivo ci sarà, no? Triarico e Ingrosso sono un anno e mezzo che non giocavano. Petta l’ anno scorso ha fatto una manciata di presenze, Rapisarda giocava in interregionale e Iannini aveva tre giornate di squalifica.”

Caspita, viva la sincerità! Sembrerebbero bordate ben dirette a chi la squadra l’ ha assemblata e allora logico che la domanda immediatamente successiva sia: “Scusi mister, allora qualche problema c’ è stato nella fase di costruzione della squadra?” E lì il mister spiazza di nuovo tutti, prima ridimensionando, poi finendo per aggiungere altra carne al fuoco: “No, in fase di costruzione si è lavorato benissimo perché i giocatori li abbiamo cercati noi. Ma voi sapete che i giovani vanno presi prima dei vecchi.”  

Le parole di Eziolino. “Non meritavamo di perdere – analizza dall’ altra parte della sala stampa il tecnico laziale Capuano – I complimenti vanno fatti a questi ragazzini terribili che pur affacciandosi alla Seconda Divisione in maggior parte per la prima volta, hanno saputo reagire allo svantaggio. Abbiamo preso gol su ripartenza, poi siamo stati bravissimi nella lettura della gara e nel saper cambiare volto tattico nella ripresa. Abbiamo cambiato modulo e liberato le ali, lì la partita è cambiata. Dodici calci d’ angolo fuori casa neanche il Real Madrid li batte. L’Aquila? In sede di presentazione del campionato avevo detto che per me era anche più forte della Salernitana. Ma siccome sono sempre sincero, lasciatemi dire che oggi proprio non mi è piaciuta. Comunque c’ è un grande allenatore che di certo conosce i correttivi che dovrà apportare, perché in mano ha un organico di categoria superiore. In confronto, noi se rimaniamo nella categoria è come se vincessimo la Champion’s League. Però oggi il Fondi sembrava L’Aquila e L’Aquila il Fondi.”    


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