L'Aquila, Mancini show all' arrostata."Nel calcio è come con le donne, essere secondi è una iattura"

A metà tra lo showman ed il miglior motivatore aziendale. Un Massimo Mancini mattatore è stato ieri sera il protagonista indiscusso dell’ arrostata che il presidente Chiodi ha organizzato per ripartire dalla qualificazione ai play off dei rossoblù. 

Un momento di spensieratezza e condivisione per azzerare quanto fatto finora e tuffarsi con uno spirito nuovo e più forte in questa lotteria dei play off. 

Nei capannoni della F.lli Chiodi costruzioni, birra e arrosticini per tutti: soci, dirigenti, giocatori, staff tecnico e collaboratori. 

E l’ immancabile show del vicepresidente rossoblù, Massimo Mancini. Che a un certo punto prende il microfono e improvvisa un monologo fatto di battute, ringraziamenti, allusioni e metafore più o meno colorite, promesse, applausi ed esortazioni motivazionali. I soliti numeri di un Mancini che abbiamo filmato in qualche passaggio. Il video, ci teniamo a precisarlo, è stato girato in un contesto goliardico e privato, senza che Mancini sapesse di essere ripreso. 

“Ricordatevi – si è rivolto Mancini alla squadra - Nella vita, meglio essere primi che secondi. E noi vogliamo vincere. Nel calcio è come con le belle donne: essere secondi è una iattura. Se capite questo, da adesso la nostra “bella donna” (parafrasando la sua colorita espressione) è la C1. Vogliamo farla “sedurre” (sempre parafrando) da un altro? 

“Ci sarà un premio pazzesco per chi ci porta in Prima Divisione – ha ribadito poco dopo Mancini – Dovete giocare solo sei ore per essere primi. Sei ore di impegno, non vi chiediamo altro.” 

E poi l’ intervista improvvisata al tecnico Pagliari. “L' importante è partecipare - inizia il tecnico marchigiano - E una volta che ce la metteremo tutta, vedremo che succede.” “No no - lo interrompe ridendo Mancini - Già non mi piace.” Ma il mister continua e vola giustamente basso: “Stasera ho sentito parlare di troppi premi. Io preferirei parlarne a play off conclusi. Sarà una lotteria, troveremo squadre forti dall’ altra parte, ma quotidianamente vedo che tra i ragazzi cresce sempre di più il clima e l’ autostima.”