L'Aquila Rugby: Frattale chiama a raccolta tutti gli iscritti

e intanto la rosa è sempre più stretta

16 Luglio 2011   15:20  

Si sta preparando il terreno per l’ennesimo e si spera ultimo colpo di scena nella lunga estate nero verde.

Le intenzioni di Gianni Frattale, presidente dell’ANCE, sono dirette al coinvolgimento di molti degli iscritti all’associazione dei costruttori edili, in modo da creare le basi per la salvezza dell’Aquila Rugby.

In un primo intervento è stato paventato il possibile coinvolgimento di Romano Marinelli, mentre già appare interessato anche Luigi Palmerini.

Quella che lentamente sta emergendo, e che probabilmente tra un paio di settimane giungerà a termine, è una riproposizione della seconda cordata, che qualche tempo fà si inframmezzò alle trattative tra la società nero verde e i Navarra. (Tadde, Palmerini, Frattale, Iannini, Marinelli).

Questo ritorno, propiziato dalle richieste mosse prima dalla società stessa e poi perpetrate tramite la persona di Massimo Cialente, potrebbe garantire quantomeno un assetto societario reale nella prossima stagione, in grado di caricarsi sulle spalle gli oneri della compagine nero verde. Di più, francamente, a questo punto è difficile aspettarsi.

Al 16 di Luglio una squadra dovrebbe avere già ben chiaro l’assetto sportivo e tecnico da sfoggiare nella stagione entrante, o quantomeno avere delle strategie consolidate, e poco importa che il prossimo campionato avrà un inizio leggermente più avanzato per via dei mondiali. Ora come ora, siamo già in ritardo, figuriamoci quando le trattative saranno concluse.

Molti atleti sono già andati via mentre altri stanno per farlo e quelli che sono rimasti vivono nel limbo dell’incertezza più totale. Da ciò si evince che la prossima stagione, vada come vada, potrebbe essere un vero calvario.

Ma si sa che il rugby è fatto di sofferenze e L’Aquila nero verde è chiamata a compiere l’ennesimo sforzo. Ennesimo, ma certamente non ultimo, in questa lunga via crucis che la vede barcamenarsi da almeno dieci anni, tra estati bollenti e rischi di collasso definitivo.

Intanto, però, c’è da augurarsi che venga garantita l’esistenza dello storico sodalizio, cosa che, francamente, ora come ora non sembra più essere in discussione. Tra l’annunciata fine imminente predetta dal presidente Marinelli, che si diceva assolutamente contrario all’iscrizione al campionato, fino all’annuncio di Frattale, che seguiva di pochi giorni l’iscrizione al campionato effettuata ovviamente da Marinelli stesso, c’è di mezzo il mare. Un mare in cui, probabilmente, già si erano nuovamente stretti i rapporti per il nuovo rilancio di quella che un tempo era stata la seconda cordata e che ora, invece, è diventata l’unica.

La città allora spera in un paio di miracoli: quello di vedere una squadra competitiva già dal prossimo anno, che non deve partire condannata alla retrocessione; e quello di avere una società che possa risolvere i problemi in corsa ed evitare il riproporsi nella prossima estate degli stessi scenari visti in quella attuale.

Ma del resto è noto a tutti che, qui a L’Aquila, di miracoli non se ne vedono da quel giorno di qualche estate fa, quando diverse persone giurarono di aver visto comparire un treno della metropolitana ai quattro cantoni.

Matteo De Santis


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