04 Dicembre 2010 17:29
L’Aquila 21, Marchiol Mogliano 26.
Si apre sotto la neve l’ottava giornata del massimo campionato italiano di rugby, L’Aquila affronta il Marchiol Mogliano, altro scontro fondamentale per i neroverdi in chiave salvezza. È subito L’Aquila a portarsi in attacco concretizzando, con l’estremo Paolucci, un calcio piazzato per il temporaneo 3-0. Il Mogliano risponde alla stessa maniera pareggiando con Fadalti. Al 13° il Mogliano si porta in meta sempre con Fadalti (06-13). L’aquila non si fa intimorire e grazie ad un altro calcio di Paolucci accorcia le distanze per il 9-10. Al 32° il Mogliano allunga le distanze con un altro piazzato dell’ala veneta. L’aquila però ci crede e al 37° il numero 10 neroverde con una bellissima azione personale varca la linea di meta avversaria portando L’Aquila in vantaggio 16-13.
Il secondo tempo si apre subito con un calcio di punizione per il Mogliano che al 4° minuto pareggia i conti 16-16. L’aquila comincia a subire e al 28° il Mogliano aggiunge altri sette punti al tabellino grazie alla realizzazione del seconda linea Maso (16-23). L’aquila però non ci sta a perdere e dopo una rimessa laterale, conquistata a cinque metri della linea di meta avversaria dalla squadra nero verde, riesce a marcare la meta con Calcagno, Paolucci manca la trasformazione (21-23). Al 35° i veneti aggiungono altri 3 punti sempre con il solito Fadalti (21-26). A questo punto i veneti congelano palla e risultato chiudendo la partita sul definitivo 21-26.
L’aquila comunque conquista un punto per aver perso con uno scarto inferiore ai sette punti. Partita giocata con cuore dai neroverdi, che purtroppo, complice anche un po’ di sfortuna, non riescono a tenere a distanza gli avversari, bravi a concretizzare ogni situazione. L’aquila conquista un altro punto in classifica a scapito del Venezia uscita sconfitta dallo scontro con la Rugby Roma.
L’inizio della partita ha visto osservare un minuto di silenzio per la morte dell’ex coach nero verde Pasquale Lemme, venuto a mancare la settimana scorsa a causa di un infarto.
Antonio Fidanza
