L'Aquila - Salernitana, le interviste in casa granata. Lotito: "Dimostrazione di forza"

Perrone: "Vittoria importante, sono legatissimo a L'Aquila"

06 Gennaio 2013   21:43  

Show di Lotito al Fattori. Deve esserci decisamente abituato il presidentissimo biancoceleste, nonché patron della Salernitana. Le critiche e le offese neanche lo scalfiscono, invece si presta alle foto, agli autografi e alle battute. Nell’ intervallo bacia bambini, si concede a qualche microfono e strette di mano di aquilani e salernitani. A fine partita, invece, si avvicina ai tifosi granata presenti in tribuna e raccomanda loro una cosa: “Niente più bombe carta (una, dopo il vantaggio, aveva stordito proprio un giocatore campano, Rinaldi). La squadra è forte e non possiamo rischiare di inficiarne i risultati. Questa squadra merita solo battimani, all’ Arechi dalla prossima voglio 10mila spettatori.” Poi la girandola a taccuini e microfoni giunti dalla Campania, infine il turno della stampa locale.

“Ho visto una squadra cosciente dei propri mezzi ma umile e con grande personalità. Qualità che ci hanno permesso di sovrastare l’ avversario e meritare il risultato. Credo che chi parla di calcio e non di pallone se ne sia accorto. L’Aquila? Squadra con qualità e potenzialità che potrà affermare nel girone di ritorno per arrivare ad una posizione di classifica migliore rispetto a quella attuale. Guardate, io sono affezionato a questa città. Ho amici, parenti ed un’ azienda agricola a qualche chilometro da qui, ad Amatrice.”

“Non ho mai espresso giudizi sugli arbitri – continua Lotito sull’ espulsione di Colussi - Non lo faccio in serie A, figuriamoci in Lega Pro. La loro terzietà va rispettata. Dico solo che o c’ era fallo, o c’ era simulazione, non c’ è situazione salomonica. Mercato? Fondamentalmente in uscita, perché abbiamo una squadra extralarge. Dobbiamo mandare a giocare elementi che non riescono a mettere in mostra le loro qualità. Senza perdere di vista eventuali occasioni che tengano conto degli equilibri di un grande gruppo.”

Poi il turno di mister Carlo Perrone. “In avvio non siamo andati benissimo, complice la partenza aggressiva dell' Aquila che ha cercato di soffocarci il gioco. Poi abbiamo trovato le giuste misure e abbiamo iniziato a creare situazioni interessanti palla a terra. Gli episodi poi ci sono stati favorevoli, con L'Aquila che comunque ha continuato a crederci nonostante l' inferiorità. E’ un successo molto importante, alla vigilia avevo ricordato ai miei che L’Aquila insieme al Chieti era stata l’ unica squadra a batterci. Sono molto soddisfatto di come i ragazzi hanno risposto sul campo delle motivazioni. Personalmente ci tenevo molto – conclude Perrone che in chiusura rivela – Sono nato a Roma ma ho origini aquilane e qui venivo a passare le estati da ragazzo. I miei nonni e i miei genitori riposano nel cimitero dell’ Aquila e proprio stamattina sono andato a fargli visita. Sono sicuro che mio padre sarebbe stato molto orgoglioso di questo successo nella sua città. Questa vittoria la dedico a lui. E anche a mio figlio ed al Siberiano (Carmine Rinaldi), entrambi nati il 3 gennaio.”

Alessandro Fallocco


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