L'Aquila - Teramo, derby d' Abruzzo. Tutto come il 10 dicembre, o quasi....

Le sensazioni dei due presidenti

05 Febbraio 2013   13:14  

Tutto come il 10 dicembre. Ma L’Aquila – Teramo atto secondo si preannuncia anche più interessante del derby che doveva andare in onda due mesi fa. O meglio, che la neve interruppe dopo mezzora di gioco. 

Il fascino è quello di un derby che mancava da tanto. E non a caso come allora ci saranno le telecamere di Rai Sport. E anche stavolta potrebbe scendere sul Fattori qualche fiocco di neve. Differenze? Si giocherà di sabato (alle 14e30, non in notturna) approfittando del turno di riposo della Seconda Divisione, dunque con gli occhi di mezza Lega Pro addosso. Ci saranno quelli che l’ altra volta erano gli squalificati, ovvero Coletti e Speranza tra i biancorossi, Rapisarda negli aquilani. E poi i volti nuovi del mercato. Olcese e Ambrosini per Cappellacci, D’Amico, Ripa e un tris di fuoriquota per Ianni. 

Ma, soprattutto, stavolta ci si gioca tanto. La continuità per i rossoblù, la consacrazione per i biancorossi. 

L’Aquila proviene da tre vittorie di fila, proprio come due mesi fa alla vigilia dello stesso derby, e spera nel salto di qualità che finora è mancato. Serve ai fini dell’ entusiasmo, serve ai fini della classifica. Non solo si potrebbe riconquistare una piazza che finora tra alti e bassi è rimasta a guardare, ma ci si potrebbe avvicinare sensibilmente alla seconda posizione, quella più dolce alle spalle di una Salernitana imprendibile. 

Anche più dei rossoblù, il Teramo arriva all’ appuntamento con il vento in poppa. Nel vero senso della parola: tredici punti nelle ultime cinque partite. Ritmo da grandissima, identico a quello della Salernitana nello stesso periodo. A livello di classifica tanto è cambiato negli ultimi due mesi dei biancorossi. Due mesi fa il derby sarebbe stato poco più di un esame di maturità, sabato varrà un posto al sole. In caso di vittoria il Diavolo potrebbe scavalcare proprio L’ Aquila e balzare al terzo posto.   

A sentire le voci che provengono dalle due realtà, sembrano agli opposti le sensazioni dei due presidenti, tra cui esiste un rapporto di stima reciproca.

Positivo per natura, Chiodi carica l’ ambiente. “Ieri sono andato a salutare i ragazzi ed a ringraziarli perché hanno voluto allenarsi di lunedì – racconta Chiodi – Mi ha fatto piacere, significa che tengono alla causa. Il morale è alto, ma bisogna arrivare all’ appuntamento con i piedi per terra, perché il derby col Teramo ci dirà tante cose. I ragazzi dovranno dare l’ anima, se lo merita la tifoseria e la città. Iniziative? Non vorrei essere ripetitivo rispetto all’ altra occasione. Ma qualcosa stiamo escogitando. Vorremmo coinvolgere la città, il calore della gente ci fa bene. ” 

Al momento, invece, di tutt’ altro tenore le parole del collega aprutino. Inserite tra le solite dichiarazioni a nascondersi che precedono le gare importanti, il presidente Campitelli, da vero mago della comunicazione, stavolta sposta tutta l’ attenzione sulle vicende societarie. “Sono preoccupato per il futuro, purtroppo alcuni sponsor non ce la fanno a rispettare gli impegni presi – rivela Campitelli – E le previsioni di entrata che avevamo fatto ad inizio stagione non si stanno concretizzando. Col Fondi abbiamo fatto 270 paganti. Il derby? Dovremo lottare col cuore e con la maglia, ma in questo momento di difficoltà passa in secondo piano.” Sotto sotto (ma neanche troppo), però, Campitelli sogna il colpaccio. (a.f.)  


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