"L'Aquila" dal palco l'urlo di amore della Mannoia per un concerto che è inno alla tolleranza

Il concerto è iniziato quando a L'Aquila è arrivato il freddo, ma Fiorella Mannoia ha riscaldato tutti, nonostante forse un piccolo calo di voce, superato da tecnica, esperienza e grandissimo fascino.

Un animale da palcoscenico che a L'Aquila, con il suo concerto, ha voluto portare due messaggi. Uno per L'Aquila: “la città deve tornare in piedi e tutto, anche un concerto serve a non spegnere la luce”.

Uno per l'umanità: “la diversità è la nostra ricchezza, accogliere lo straniero guardandolo negli occhi e con curiosità chiedergli della sua storia, solo così si diventa una società davvero multirazziale, perché volenti o nolenti è questo il destino dell'Europa”.

E rivolta alla Lega Nord, di cui dice “ho orrore”, canta con un cantante di colore che stringe a sé dicendo “questa sarebbe la foto migliore per Calderoli”.

Il pubblico aquilano applaude ad ogni commento rivolto all'apertura, alla tolleranza, al rispetto.

“L'Aquilaaaaaaaaaaaaa” un urlo verso il cielo, così ha aperto il concerto la Mannoia, che poco prima ha rilasciato una lunga intervista ai nostri microfoni.

L'ultimo concerto a L'Aquila della splendida voce della rossa signora fu nel 2010 e poi lo scorso anno per l'incontro nazionale di Emergency tenuto in città.

“Vi voglio bene” dice dal palco e dedica a tutti aquilani, emiliani, e vittime varie la canzone di Manu Chao “Clandestino Illegal” cantando “emiliano, illegal, aquilano illegal”....

La piazza era gremita, e la Mannoia in un'ora e più di concerto ha portato emozione,  tanta dolcezza, e voglia di continuare a sperare, non solo in L'Aquila ricostruita, ma in un mondo più giusto.

di Barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci

Fiorella Mannoia - L'amore si odia - perdonanza - piazza duomo 27 agosto 2013