L'Aquila due anni dopo, la Uil: "Situazione drammatica, zero interventi per sviluppo e lavoro"

13 Aprile 2011   12:57  

"A due anni di distanza dal doloroso evento sismico la situazione a L'Aquila resta drammatica e non soltanto per i ritardi nella ricostruzione pesante ma, soprattutto, per la totale assenza di una progettualita' sociale e politica capace di innescare una nuova stagione di progresso economico e di benessere in una citta' colpita al cuore ma ancora in grado di rialzarsi". Lo dice il segretario generale dell'Aquila della Uil, Pietro Paolelli.

"Noi come UIL - prosegue - riscontriamo quotidianamente il disagio sociale dei sempre piu' numerosi cittadini che frequentano la nostra sede (disoccupati, cassaintegrati, precari, lavoratori in mobilita', commerciati, artigiani e piccole e medie imprese che non riescono o che non vengono messe in condizione di riprendere le attivita').

Cercano, anche loro, una risposta a tutto cio' e lamentano un drastico e inesorabile abbassamento dei redditi delle loro famiglie ai limiti della sopportabilita'.

In tale contesto diventa decisivo concentrare, in maniera forte, tutte le energie sullo sviluppo e sul lavoro, con il quale si puo' sperare di convertire la tragedia del terremoto in una opportunita' di rinascita e progresso per la comunita' aquilana che la sottragga alle tendenze depressive e di sottosviluppo, ed eviti il dramma dello spopolamento soprattutto dei giovani.

E' una situazione, che abbiamo rappresentata da tempo - ricorda Paolelli - ma, che non puo' essere piu' tollerata. Occorre il lavoro. Si tratta, quindi, di ridisegnare un percorso realistico che punti alla ricostruzione di un sistema produttivo a 360 gradi, capace di garantire un futuro economicamente valido per gli abitanti del Cratere.

Per far fronte al disagio rappresentato, la Uil - dice il segretario - ritiene necessario, un intervento forte, immediato e garantista dell'attuale Governo Nazionale, che tanto ha fatto nella fase iniziale del dramma aquilano, dimenticando subito dopo di provvedere a dare esecuzione agli impegni presi dallo stesso Premier, sullo sviluppo, all'auditorium della Guardia di Finanza.

La priorita' e' garantire la ricostruzione del tessuto economico e sociale A tutto cio' la UIL non puo' e non vuole assistere passivamente e ritiene di dover richiamare l'attenzione dei componenti del 'Comitato delle attivita' produttive' ai quali chiediamo un incontro per valutare i risultati ottenuti rispetto alle ultime richieste rappresentate a tutte le Istituzioni, e porsi l'obbiettivo di richiedere e ottenere un tavolo di confronto con il Governo Nazionale al fine di salvaguardare le capacita' produttive e professionali esistenti e rendere il territorio appetibile per nuovi investimenti produttivi".


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