L'Aquila e i nuovi poveri

07 Ottobre 2011   14:24  

Sono oltre duemila i nuovi poveri dell'Aquila.

Famiglie che fino al sei aprile non avevano mai avuto esigenze di assistenza e che, oggi, bussano alle porte del Comune per chiedere un alloggio popolare, un sussidio, o l'esenzione dal pagamento del servizio mensa a scuola per i propri figli.

Persone insospettabili che con il terremoto hanno perso il lavoro, la casa e hanno visto sfumare quella microeconomia familiare che fino a due anni e mezzo fa gli ha sempre consentito di arrivare regolarmente alla fine del mese.

I dati, allarmanti, scaturiscono da una serie di rilevazioni, di incrocio di dati effettuati in base alle richieste di varia natura assistenziale monitorate dal Settore delle Politiche sociali.

L'evento sismico ha sconvolto gli equilibri esistenti, si legge nel Piano di Zona.

Per avere un'idea di ciò che sta accadendo, basta citare qualche dato: sono 209 le domande per l’esenzione del servizio mense scolastiche, alla quale hanno diritto le famiglie con reddito ISEE inferiore a 6mila euro, 408 le richieste di rimborso dei libri scolastici, a cui hanno diritto le famiglie con un reddito inferiore a 10mila euro.

In assenza delle istituzioni attualmente, sono la le organizzazioni del privato sociale - Caritas Diocesana, Fraterna Tau, strutture di volontariato e Croce Rossa – a svolgere la maggiore funzione di sostegno economico, diretto ed indiretto.


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