L'Aquila, gli otto candidati sindaco in diretta: faccia a faccia con le proprie domande

03 Maggio 2012   09:50  

E' arrivato il momento del vero faccia a faccia.

Ogni candidato ha l'oppurtunità di fare una domanda ad un altro, secondo un ordine determinato da un sorteggio.

Inizia Enza Blundo  a Vincenzo Vittorini:
E' sicuro di tenere fede al significato del tuo nome , che è anche il mio? Se non si realizza la tua aspirazione, saresti consigliere di minoranza, rimarresti? Se invece il tuo sogno si realizzerà, nello Statuto del comune inseriresti il Referendum zero quorum?

Vittorini: Senz’altro rimarrei consigliere comunale, andare via sarebbe andare contro gli elettori. Referendum? Assolutamente sì, siamo per la partecipazione dei cittadini

Massimo Cialente  a Angelo Mancini
IDV ha governato con noi per 5 anni, poi all’improvviso, siete scappati. Ora dire “noi rimaniamo sa soli, andiamo avanti.” Perché siete scappati? E “quali prospettive di voto utile, sapendo che andreste a ruolo di minoranza se non doveste vincere”?

Mancini:
La coalizione ha creato grossi problemi, 23 gruppi nel consiglio, un gruppo eterogeneo impossibile governare. Non ho mai votato solo le delibere che erano dell'amministrazione di Tempesta, spiegami il masterplan di piazza d’armi, spiegami il piano d’area che era lo stesso di Tempesta.

Giorgio De Matteis a Blundo: se con temi specifici chiedessi l’adesione al mio programma, vi unireste o fareste opposizione a tutti i costi?
Blundo: il ruolo del sindaco è di servizio, dopo le elezioni e dopo il ballottaggio saremo in accordo con le proposte che verranno avanzate per il bene della città, senza contrasti e preconcetti. In accordo e disponibilità.

Ettore Di Cesare a Properzi:
Lei ha identificato il territorio diffuso ( le 19 aree del progetto case) come una problematica, e le ordinanze sono un vero problema che blocca la ricostruzione. Mi spiega le sue posizioni? Come sono compatibili? Lei ha sostenuto dal Pdl di cui è espressione Chiodi che ha scritto le ordinanze.

Properzi
Il vero problema del progetto case è la localizzazione, problemi non risolvibili per l’organizzazione di una forma urbana. Le ordinanze: un eccesso di burocrazia per l’inadeguatezza della struttura tecnica di missione.

Angelo Mancini a De Matteis
I paesi presentano piano di ricostruzioni e L'Aquila, che arriverà dopo, rischia di perdere una quota fondamentale per la ricostruzione. Agire sul Commissario?

De Matteis
E’ necessario recuperare un rapporto sinergico con i paesi, per andare avanti parallelamente e non uno dietro l’altro, con il rischio di non avere risorse adeguate per L’Aquila. Prima ancora del Commissario è compito del sindaco.

Di Cesare (in risposta ad una domanda di Properzi): le nostre proposte sono tutte politiche. Bisogna anzitutto rifondare la politica, reali liste civiche sono l’alternativa, combattiamo l'antipolitica con il nostro processo di partecipazione, unico modo per riavvicinarci alle istituzioni.

Enrico Verini a Cialente
hai votato contro  per posti nel progetto Case a prezzi contenuti agli studenti (140 euro), contro la rotatoria di Pettino

Cialente: prima di rispondere lancia una stoccata a Mancini che risponde"Basta guardare la città, il voto utile non è quello a te, per dare spazio ai consiglieri comunali che stanno con te?"
Poi Cialente risponde: la rotatoria si sta facendo, non serviva votare a favore. Io non voto le cose strumentali, il problema è più serio, interveniamo sul meccanismo dell’ordinanza. Non ho votato tre mozioni, inutili e elettoralistiche.

Vincenzo Vittorini a Verini: gli elettori l’avevano votata sotto un altra bandiera, le sembra onesto cambiare poi in corsa?

Verini: ho cambiato una volta sola, e caso unico, dal carro dei vincitori sono sceso senza chiedere nulla. Sono stato onesto, ho rinunciato ad una poltrona passando all’opposizione. Possiamo cambiare idea?


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