L'Aquila: il Comune cerca case agibili per chi non ne ha

L'appello arriva dal comune dell'Aquila, ed è rivolto ai cittadini. Chiunque abbia una casa agibile la metta disposizione di chi una casa non ce l'ha. A l'Aquila il disagio sociale è aumentato dopo il terremoto. Spesso ad essere in difficoltà sono le donne con figli, per l'aumento delle separazioni. Per rispondere alle necessità di chi vive in disagio il comune ha emanato un avviso pubblico per reperire case agibili, possibilmente arredate. I contratti di locazione con i proprietari, saranno di due anni, rinnovabili di altri due, e stipulati dall'amministrazione comunale, che dispone di 250.000 euro l'anno per tre anni.

I cittadini in possesso di casa agibile dovranno rispondere all'avviso entro e non oltre il 22 marzo e dovranno produrre le documentazioni utili a definire le caratteristiche dell'immobile.

Il canone di locazione previsto dal Comune (importo massimo secondo l'ubicazione) :

- per alloggi fino a 30 mq: euro 400 mensili

- per alloggi da 31 a 50 mq: euro 500 mensili

- per alloggi da 51 a 60 mq: euro 600 mensili

- per alloggi superiori a 61 mq: euro 800 mensili

- alloggi non arredati: il canone è ridotto del 10% (opc 3784 del 2009, art. 3)

Con questo avviso il comune conta di reperire circa 500 alloggi. In generale sono rimasti fuori dai map e progetto case oltre 800 nuclei familiari. Resta aperta la questione case popolari e case Ater, per le quali non si è mosso alcunché, spiegano dal Comune. Inoltre le case attese dal fondo immobiliare, circa 50, non si sono viste. "Il bando era stato emanato in agosto -ha spiegato l'assessore al comune dell'Aquila Stefania Pezzopane- e oltre 200 persone sono entrate in graduatoria, da 8 mesi aspettiamo quegsti alloggi."

A margine della presentazione dell'avviso il sindaco Cialente ha voluto chiarire la sua posizione circa la sospensione delle borse di studio agli studenti trovati a fumare una sigaretta: "Invoco l'intervento del Presidente della Regione su commissario dell'Adsu. Non possiamo finire sui giornali per questi aspetti, quasi comici. La scelta fatta nei confronti degli studenti, non la condividiamo affatto  e a fattouna pessima figura è comune dell'Aquila, che non è colpevole."