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Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e il dirigente Adolfo Saotta sono stati raggiunti da un avviso di garanzia. Il reato contestato dalla Procura della Repubblica è quello di rifiuto in atti d’ufficio.
A rivelarlo è Marcello Ianni dalle pagine de Il Messaggero. Il primo cittadino e il dirigente non avrebbero risposto a un privato cittadino che aveva partecipato alla vendita di un terreno in località Sant’Antonio, dove si sarebbero dovuti insediare i Moduli abitativi removibili (Mar).
Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia e della Sezione di Polizia giudiziaria in servizio presso la Procura della Repubblica dell’Aquila, sono partite dalla denuncia fatta da S.P., che dopo aver risposto all’avviso pubblico del terreno e aver versato 22 mila euro come deposito cauzionale, non ha avuto più notizie.
Dopo numerose lettere indirizzate all’amministrazione rimaste senza risposta, l’uomo ha deciso di presentare la denuncia ai carabinieri.