L'Aquila, l'ottusa burocrazia del Suap fa perdere un investimento di 4 milioni di euro

23 Marzo 2011   13:55  

Strali al Comune e in particolare al Settore Attività Produttive - uno dei grandi nei del Comune dell'Aquila - arrivano da Luciano Ardingo, imprenditore titolare del Gruppo Spee costretto a dirottare un grosso investimento a Milano a causa della "completa disattenzione verso le imprese" dice.

Stamattina, in conferenza stampa, Ardingo ha ricostruito la vicenda. Nel maggio 2010 la società All In One, del Gruppo Spee, presenta allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune istanza per l'ampliamento della propria struttura, nel nucleo industriale di Pile.

Dopo 8 mesi, a settembre 2010, arriva il primo diniego all'autorizzazione, motivato dal fatto che il soggetto richiedente non corrisponde al lotto assegnato. Una assurdità, se si pensa che l'azienda di Ardingo è attiva da anni ed opera proprio lì, nel nucleo di Pile dove chiede di allargare il proprio stabilimento esistente che sorge su un lotto di proprietà.

A gennaio 2011 arriva il secondo diniego, perchè - dice il Suap - nelle zone industriali non sono ammesse strutture destinate a servizi. E' bene ricordare che nel nucleo di Pile sorgono centri commerciali e attività di ristoro.

Luciano Ardingo parla infatti di "dinieghi incongruenti", e fa notare come queste valutazioni del Suap non siano mai state comunicate o recapitate alla società, che è riuscite ad averle tramite una formale richiesta di accesso agli atti.

L'Aquila, insomma, perde un investimento del tutto privato di 4 milioni di euro che avrebbe portato all'assunzione di 40 persone, figure professionali altamente specializzate.

La società di Ardingo ha già deciso di dirottare su Milano l'investimento.


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