L'Aquila, mentalità operaia e secondo posto in classifica

24 Novembre 2014   07:58  

Grazie al successo di misura contro il Savona, ed in virtù degli altri risultati di giornata, L'Aquila di Nunzio Zavettieri si è andata almeno momentaneamente ad issare al secondo posto in classifica dietro la capolista Ascoli.

Un successo, il quarto consecutivo, che certifica una volta di più il buon lavoro che sta svolgendo Nunzio Zavettieri, capace di restituire certezze ad un gruppo che negli ultimi tempi della gestione di Giovanni Pagliari sembravano essere smarrite, quasi come si fosse esaurito un ciclo.

Un successo, quello contro i liguri, emblematico di quello che è lo spirito che i rossoblù stanno mostrando e dimostrando da ormai tre mesi: calcio ragionato, non particolarmente bello a vedersi e tuttora spesso bloccato specie tra le mura amiche, ma concreto ed efficace.

In altre parole, una chiara mentalità operaia a dispetto della presenza in squadra di non pochi elementi dalle doti tecniche considerevoli, elementi a volte in grado di fondersi in maniera efficace e vincente, che se da un lato produce un gioco non entusiasmante dall'altro consente ai rossoblù di ridurre praticamente al minimo i rischi grazie ad un'encomiabile impostazine tattica: non a caso, il solo tonfo è da registrare in occasione della sfortunata debacle casalinga col Pisa, frutto comunque per lo più di episodi sfavorevoli.

La strada intrapresa è dunque quella giusta, il bel gioco sarebbe la classica ciliegina sulla torta che il pubblico apprezzerebbe con entusiasmo. Nel caso specifico del match contro il Savona, poi, non ha convinto appieno l'impiego di Ceccarelli come "falso nueve": per il gioco dell'Aquila, forse, meglio una classica punta centale come Perna in grado quantomeno di garantire maggiori punti di riferimento in area.

Nota a margine, una lode particolare va ai tifosi savonesi al seguito della loro squadra: a dispetto della sconfitta, lo striscione esposto nel primo tempo a sostegno della popolazione aquilana ("C'è chi ha riso, chi ha lucrato e chi ha dimenticato… Noi no. Rialzati L'Aquila! ") fa di loro vincitori morali del match. Una scena che fa riconciliare con un calcio troppo spesso di fatto ostaggio a qualsiasi livello di polemiche ed intemperanze del pubblico.

Lorenzo Ciccarelli


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