L'Aquila, nomine alle municipalizzate e ''algoritmo'' Cencelli

07 Settembre 2010   13:41  

Dopo mesi di impasse, consultazioni e fibrillazioni il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha nominato i consigli di amministrazione delle quattro società partecipate dal Comune.
Eccoli:
Azienda farmaceutica municipalizzata (Afm): Giuliano Tomassi (presidente), Giorgio Masciocchi e Massimiliano Fabi (consiglieri).
Sed (servizio elaborazione dati): Marco Tobia (presidente), Fabrizio Di Marco (consigliere).
Azienda per la mobilità aquilana (Ama): Olivo Ciccarelli (presidente), Pasquale Ciccani e Agostino Del Re (consiglieri).
Aquilana società multi-servizi (Asm): Luigi Fabiani (presidente), Gianfranco Fabbretti e Vittorio Giorgi (consiglieri).
Fatte le nomine, puntuali le polemiche, dentro e fuori la maggioranza.
Per protesta si infatti dimesso da presidente della quarta commissione Giuseppe Bernardi, consigliere di Sinistra ecologia e libertà e ha anche abbandonato la maggioranza.
''Le scelte - ha motivato lo strappo in una lettare al sindaco - non hanno privilegiato la qualità e la competenza, ma il metodo da "Manuale Cencelli" per la spartizione delle poltrone''.
E mentre la maggioranza si assottiglia mese dopo mese, l'opposizione di centro destra affila le armi e invoca il voto anticipato, o una nuova fase politica, per il bene della città.
Al nostro microfono il consigliere della Destra Luigi D'eramo rivela che addirittura sarebbe stato utilizzato per la spartizione delle poltrone, un algoritmo, ovvero un complesso sistema di calcolo per accontentare tutti i partiti e correnti che compongono la variegatissima maggiiranza di centrosinistra. D' Eramo esprime poi  forti perplessità per la  nomina di Luigi Fabbiani a presidente dell'Asm, in quanto Fabbiani è un esponente dei comitati cittadini e a detta di D'Eramo non avrebbe particolari competenze in tema di rifiuti.


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