L'Aquila, pari col Foligno. L'Aquila - Foligno 1 a 1.

Improta acciuffa il pareggio nel finale

14 Ottobre 2012   20:33  

 

Un punto acciuffato o due persi? Luci ed ombre al Fattori, dove L’Aquila riprende per i capelli una partita incanalata male contro un Foligno modesto.

Luci, perché in fin dei conti L’Aquila ha la forza di guadagnare un punto in una partita che qualche settimana fa avrebbe di certo perso ed il merito di portarsi, addirittura, in zona play off grazie ai concomitanti risultati.

Ombre, perché compie un evidente passo indietro dal punto di vista del gioco rispetto alle ultime due apparizioni e perché, senza se e senza ma, guadagna un solo punto contro un avversario rabbuiato dalle voci societarie della settimana, privo di vari titolari ed in campo con cinque fuoriquota (’92 e ‘93), due ’91 ed un ’90.

A voler giudicare la partita dal punto di vista tecnico, torna decisamente protagonista il lancio dalle retrovie. Male la mediana, con Iannini raddoppiato ad ogni piè sospinto e Agnello e Carcione incapaci di sostituire o sgravare dal pressing avversario la vera fonte di gioco di questa squadra. E senza un centrocampo che funzioni, ovvio che l’ attacco soffra. Con gli spunti personali di Ciotola uniche note liete di uno spartito fin troppo prevedibile e privo, questa volta, del guizzo necessario a concretizzare quelle quattro o cinque occasioni create. Quanto alla difesa, le note liete arrivano dai terzini. In controtendenza col passato, in un crescendo di sicurezza e col giovane Rapisarda, a nostro giudizio, migliore in campo. La zona centrale, invece, continua a regalare qualche svarione di troppo. E dopo sette giornate non è più un caso. Ma piuttosto che crocifiggere i singoli, i cui curricula parlano chiaro, bisognerebbe andare a vedere come in fase difensiva questa squadra non giochi mai a palla coperta. Anzi, la continua inferiorità numerica in mezzo al campo concede sempre la giocata libera ad un avversario che, in novanta minuti, prima o poi il limite del singolo riesce ad evidenziarlo in tutta la sua criticità. La filosofia attuale, comunque, resta quella del gol in più dell’ avversario. Ben venga quando ci si riesce.      

A volerla vedere sotto il profilo del risultato, invece, non resta che analizzare i dati. Era, indubbiamente, l’ occasione giusta per cogliere altri tre punti (basti leggere le dichiarazioni degli umbri a fine partita). Va dato atto che subire un gol tanto sciagurato non capita tutte le domeniche, ma una squadra che deve vincere, vedi Aprilia e Salernitana, deve anche saper ribaltare svantaggi simili. Soprattutto con più di 80 minuti davanti e con una panchina di un certo livello. Quanto alle verità incontrovertibili della classifica, 11 punti in 7 giornate non sono certo bottino da corazzata. Ma con l’ Arzanese, motto ricorrente, sembra essere iniziato il campionato rossoblù. Quindi, a voler vedere le ultime tre giornate, sette punti in tre gare non sono affatto male. Come a dire: pareggio interlocutorio, la cui valenza verrà chiarita dal prossimo paio di impegni. Infine, concedeteci l’ ultima battuta prima del doveroso ripasso di cronaca: il “ci vuole tempo” sembra aver lasciato il posto al “i campionati non si vincono ad ottobre.” Tutto vero. Occhio però perché, ovvietà per ovvietà, di campionati buttati, ad ottobre, ne abbiamo visti tanti.    

La cronaca. Prima emozione al 9’ quando il Foligno passa direttamente dalla bandierina: Gaeta disegna una parabola innocua, Improta sul primo palo liscia e la sfera finisce per beffare Testa, con la complicità del palo lontano. Un minuto dopo la reazione: Mucciante di sinistro dalla distanza, Piacenti si rifugia in angolo. Il Foligno non resta a guardare, al 19’ cross di Pupeschi per Gaeta che in area stacca di testa ma pecca di mira. Al 25’ la prima azione corale rossoblù: Iannini per Improta che salta l’ uomo e serve Infantino, questi protegge col corpo e si gira di destro; ottima l’ idea, Barbetta ci mette la gamba e devia. Sul corner Iannini arriva puntuale in area piccola, ma spara altissimo. I rossoblù spingono, Ciotola sulla trequarti è imprendibile ma manca il guizzo decisivo. Al 33’ Gaeta dalla distanza, Testa ci mette una pezza. Sul finale, ancora rossoblù pericolosi, con Carcione che apre troppo il compasso dal limite sull’ assist di Improta.

Nella ripresa L’Aquila continua nella sua opera di possesso palla, ma la circolazione è infruttuosa. Allora al 10’ a mettere in mezzo ci pensa Mucciante, testa di Infantino che stacca male da buona posizione. Graziani prova a cambiare e butta dentro Colussi per Infantino e Triarico per Ciotola. Ma forse a scuotere i rossoblù ci pensa il doppio giallo che rimedia Borgese al 28’ per un fallo di mano. I rossoblù allora spingono fondando sulla superiorità, al 30’ Ligorio crossa per Colussi che schiaccia bene, Piacenti d’ istinto smanaccia in angolo. Poi, il pareggio al 39’: Mucciante dalla distanza scocca il sinistro, sulla respinta di Piacenti si avventa Improta che deposita in rete e sigla il sesto centro della stagione. L’ Aquila allora ci crede, ma Colussi, in tuffo ed in pieno recupero manda a lato il cross di Carcione. Triplice fischio ed appuntamento a Campobasso.

L’AQUILA – FOLIGNO 1 - 1

MARCATORI Gaeta (F) al 9’ p.t.; Improta (L) al 39’ s.t.

L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Rapisarda 6,5, Pomante 5,5, Mucciante 6, Ligorio 6; Agnello 5, Iannini 5,5, Carcione 5; Ciotola 5,5 (dal 25’ s.t. Triarico 5,5), Infantino 5,5 (dal 18’ s.t. Colussi 6), Improta 6. (Modesti, Gizzi, Petta, Ingrosso, Menicozzo) All. Graziani 5,5.

FOLIGNO (4-4-2) Piacenti 6,5; Pupeschi 6,5, Barbetta 6, Biondi 6, Adamo 6; Fiordiani 6,5 (dal 30’ s.t. Padoin s.v.), Menchinella 6, Borgese 5,5, Vassallo 6; Balistreri 5,5 (dal 45’ s.t. Gesuele s.v.), Gaeta 6,5 (dal 1’ s.t. Brunori Sandri 6). (Zandrini, Petti, Fedeli, Costanzo) All. Barbetta 6.

ARBITRO  Ferrari di Mestre 6.

NOTE spettatori 900 circa, incasso di euro 5000 circa. Espulso Borgese al 28’ s.t. per doppia ammonizione; ammoniti Borgese, Colussi, Rapisarda, Triarico, Agnello. Angoli 5 a 1

Alessandro Fallocco


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