L'Aquila sfodera gli artigli e vola al terzo posto. 2 a 1 ad Isola Liri

Vittoria in rimonta, in otto e dopo 9 minuti di recupero

09 Ottobre 2011   20:47  

ISOLA DEL LIRI – Stoica, in otto contro undici e dopo nove interminabili minuti, L’Aquila espugna Isola Liri e agguanta il terzo posto solitario. La notizia di giornata è praticamente tutta qui, perché se al risultato esterno l’ undici di Ianni aveva già abituato i propri tifosi, stavolta è stato il ‘come’ a far storia. Cade alla mezzora, si rialza, lotta, acciuffa il pareggio, ribalta il risultato in dieci e gioisce alla fine in otto. Emozioni, non si potrebbero definire in altra maniera gol, grinta, tanti cartellini, mischie e nove minuti di recupero. E peccato che allo spettacolo non abbiano potuto assistere i tifosi rossoblù, coloro il cui cuore batte più veloce per tutto ciò che immagini e articoli possono solo riportare.

L’ Aquila torna alla vittoria e gongola con merito, con il solo rammarico di aver barattato tre punti con tre espulsioni proprio alla vigilia del big match con la Paganese, primo autentico banco di prova dei rossoblù. Salteranno Testa, Carcione e Colussi, oltre al tecnico Ianni che è stato allontanato per l’ ennesima volta dal direttore di gara. Un appunto doveroso proprio su Reni di Pistoia. Nulla da eccepire sulle espulsioni e sui cartellini gialli, tutto come da regolamento. Ma lo stesso metro di giudizio sarebbe stato gradito anche nei confronti dei padroni di casa, che sotto di un gol e in superiorità numerica hanno spesso fatto ricorso al fallo tattico per soffocare le ripartenze aquilane.

Per L’Aquila successo meritato, più di quanto possa far immaginare il risultato. Forse non tanto convincente sul piano del ritmo e delle soluzioni di gioco, ma robusta nella reazione allo svantaggio con la traversa di Carcione ed il gol di Improta. Rischia sull’ episodio dell’ espulsione di Testa, soffre, ma alla fine acciuffa una vittoria cercata alla vigilia e nelle scelte azzeccate da Ianni nel corso del match.

La cronaca. Punti o bel gioco, L’Aquila scende in campo cercando di accantonare l’ indovinello della settimana con l’ obiettivo di centrarne il giusto equilibrio. Come era nelle previsioni Ianni vara lo stesso undici che aveva sbancato Milazzo, riproponendo la coppia Colussi – Giglio in avanti e Umberto Improta dirottato sulla destra, con licenza di offendere. Grossi invece cambia e propone un 4-3-1-2, con Falco e Lucchese a menar le danze in mezzo al campo e Conte che, più che agire dietro le punte Giancarlo Improta e Caira, resterà in marcatura alta su Carcione per tutto l’ incontro.

La mossa sembra rivelarsi azzeccata, perché in avvio sono i padroni di casa a farsi preferire. L’ unico break è affidato al 18’ a Piccioni che scappa a sinistra e crossa basso, sulla respinta corta di un difensore si avventa Colussi ma il piattone impatta sul corpo di Di Baia. L’Aquila accenna una costruzione che si perde negli ultimi trenta metri; Colussi e Giglio faticano a ricavarsi palloni giocabili, Improta non trova gli spazi giusti a destra. La mediana rossoblù soffre l’ intraprendenza avversaria e l’ Isola Liri spinge sulle fasce che è una meraviglia. Al 26’ L’Aquila sbanda in avanti e solo grazie a Blaiotta si salva sul ribaltamento di fronte. E’ il preludio al gol, che giunge due minuti più tardi: Sperati dalla destra mette al centro, Giancarlo Improta controlla male in area, Conte si ritrova la palla tra i piedi e centra l’ angolino sul palo opposto. Neanche un minuto e L’Aquila prova a rispondere con Carcione, che dai venti metri centra la traversa. Il primo tempo sembra destinato ad addormentarsi così, ma proprio sul finale Colussi rimette al centro di testa, Giglio appoggia a Umberto Improta che protegge e gira di destro beffando Coletti e vincendo la sfida del gol in famiglia.

Nella ripresa parte meglio L’Aquila, che al 4’ si fa pericolosa con Piccioni che non sfrutta il cross di Improta. Ma al 9’ Ruggiero svirgola il retropassaggio, Caira si invola verso la porta e Testa è costretto ad atterrarlo fuori area. Rosso diretto e Modesti torna in porta rilevando Giglio. Una manciata di minuti e Ianni ridisegna la squadra. Fuori Improta e dentro Cunzi, affiancato a Colussi in un 4-3-2 ambizioso. La mobilità di Colussi e la velocità di Cunzi disorientano evidentemente la retroguardia avversaria, tanto che al 22’ L’ Aquila approfitta di un’ evidente ingenuità. Al limite dell’ area Sperati perde il contrasto con Colussi che prende la mira e conclude di destro, Coletti ci arriva ma sulla respinta Cunzi piomba come un falco e deposita in rete. La reazione dei ciociari stenta ad arrivare. Al 30’ ci prova Conte ma Modesti blocca a terra, poi niente più fino ai minuti finali, quando a farla da padrone saranno le espulsioni. Il primo a farne le spese è Ianni, che protestando per una mancata ammonizione viene allontanato. Poi nei sei minuti di recupero assegnati finisce sotto la doccia per doppio giallo Carcione al 46’ e Colussi al 49’. L’ arbitro decreta ulteriori tre minuti di recupero e l’ Isola Liri si riversa in avanti: portiere a metà campo e tutti nell’ area aquilana. Si accendono mischie furibonde e al 51’ Martinelli va giù in area tra le proteste dei padroni di casa. Sembra un ‘Prato bis’, ma L’Aquila sfodera gli artigli, respinge anche l’ ultimo assalto e festeggia al 99’.     

ISOLA LIRI – L’AQUILA 1 a 2

ISOLA LIRI (4-3-1-2): Coletti; Sperati, Di Baia, Martinelli, Tortosa; Morleo (20’ st Ventura), Falco, Lucchese (33’ st Bianchini); Conte; Caira (33’ st La Rosa), Improta G. (Mariosi, Paloni, Ferrara, Di Lullo) All. Grossi.

L’AQUILA (4-4-2): Testa; Simoncini, Garaffoni, Ruggiero, Blaiotta; Improta (dal 19’ st Cunzi) (52’ st Capparella), Agnello, Carcione, Piccioni; Giglio (dal 13’ s.t. Modesti), Colussi. (Campinoti, Pietrella, Pianese, Battistelli). All. Ianni

ARBITRO: Reni di Pistoia

RETI: Conte al 28’ pt, Improta al 46’ pt, Cunzi al 22’ st

NOTE: spettatori 500 circa. Espulsi Testa al 9’ st e Carcione al 46’ st per doppio giallo e Colussi al 49’ st per doppio giallo; allontanato dalla panchina Ianni al 43’ st. Ammoniti Conte, Morleo, Carcione, Colussi, Caira, Blaiotta, Falco. Angoli 3 a 2.

Alessandro Fallocco


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