L'Aquila torna al successo casalingo: 1-0 all'Aversa

Decide il gol di Pianese nel finale

23 Ottobre 2011   20:27  

Dopo il primo scivolone in campionato rimediato domenica scorsa a Celano, L’Aquila rialza la testa battendo di misura (1-0) l’Aversa Normanna.

Ma non è tutto oro quel che luccica: escludendo la pressione iniziale, infatti, gli uomini di mister Ianni hanno costantemente subito il piglio e l’atteggiamento sbarazzino dei campani.

Atteggiamento che nella ripresa è divenuto addirittura spregiudicato, con L’Aquila alle corde e salvata soltanto dalle prodezze dell’estremo difensore Testa, in assoluto il migliore in campo.

A decidere il match è stato un acuto di Pianese nel finale: l’apporto dell’attaccante napoletano, entrato ancora una volta a partita in corso, si è rivelato nuovamente prezioso per la compagine rossoblù.

Forse in ottica futura sarebbe opportuno concedere maggiore spazio ad un atleta, magari inferiore ad altri sotto il profilo tecnico, ma non certo sotto quello caratteriale e dell’impegno.

Singoli a parte, solleva più di una perplessità l’ennesima prestazione sottotono di un collettivo incapace di sciorinare trame di gioco che possano impensierire gli avversari.

Oltre al risultato, dunque, da salvare soltanto il (ri)trovato cinismo sotto porta: d’altronde, L’Aquila è andata a segno nell’unica vera occasiona da rete creata. Non male per una squadra che appena sette giorni prima non era riuscita a gonfiare il sacco malgrado le numerose conclusioni effettuate verso la porta avversaria.

E la classifica? Con questo successo è decisamente più lusinghiera (quarto posto), ma per mantenerla bisognerà crescere sotto parecchi aspetti già a partire dall’insidioso derby di mercoledì a Giulianova.

La cronaca. L’Aquila torna all’antico mettendo da parte il 4-3-3 e rispolverando il 4-4-2: Piccioni viene schierato nel ruolo di terzino, Carcione detta i tempi in mediana con Agnello, sugli esterni agiscono Improta e Battistelli, Giglio-Colussi è il tandem d’attacco.

Romaniello schiera i suoi con un 4-4-1-1: Gatto e Marano operano a centrocampo, mentre il compito di offendere è affidato a Longobardi, supportato dal fantasista Grieco, si accomodano in panchina i due pezzi da novanta Marzocchi e Petagine.

L’Aquila parte subito forte e colleziona numerosi corner nei primi scampoli di gara, ma è l’Aversa a tirare per la prima volta nello specchio con Gatto che dalla distanza prova a pescare il jolly, Testa è attento. Al 13’ gli uomini di Romaniello si rendono ancora pericolosi con Grieco, siluro alto di un soffio. Replicano i rossoblù al 19’ con Carcione: il suo tiro ad effetto dalla bandierina costringe agli straordinari Gragnaniello. Dopo una breve fase di stallo –in cui Romaniello richiama l’acciaccato Vecchione rimpiazzandolo con Marzocchi- sono ancora gli ospiti ad offendere con decisione: ci prova proprio Marzocchi prima al 34’ con una conclusione dalla distanza disinnescata da Testa e poi al 37’ con un bolide che va a lambire l’incrocio dei pali.

Nella ripresa ci si aspetta una reazione della truppa rossoblù ed invece è l’Aversa ad aumentare la propria supremazia territoriale: corre il 2’ quando Varsi –innescato da un passaggio filtrante di Marano- si presenta  a tu per tu con Testa, che è bravissimo ad ipnotizzarlo. Al 7’ L’Aquila abbozza una reazione con l’attaccante Giglio (sfera ciccata da posizione favorevole), ma mister Ianni capisce che bisogna cambiare qualcosa e sostituisce uno spento Battistelli con Campinoti: si passa dunque ad un 4-3-3. Dopo l’ingresso di Petagine, Romaniello decide di incrementare il peso offensivo della squadra, ricorrendo all’ultimo cambio: esce Marzocchi, entra Varriale. Al 27’ L’Aquila viene ancora salvata dal suo portiere, abile ad arpionare un pallone vagante in area dopo un errore grossolano di Ruggiero. Al 31’ break locale: incornata di Improta –imbeccato da un traversone di Pianese- alta di poco. Nel giro di due minuti (35’ e 36’) l’estremo difensore Testa dimostra di meritarsi appieno l’otto in pagella, dapprima disinnescando il tiro a botta sicura di Petagine (susseguente al salvataggio sulla linea di Ruggiero su conclusione al volo di Varriale) e poi respingendo una magistrale punizione di Grieco destinata sotto l’incrocio dei pali. L’Aquila è alle corde, ma passa inaspettatamente in vantaggio nell’unica nitida palla gol creata: sgroppata di Piccioni sulla sinistra, palla tesa in mezzo raccolta da Pianese che fulmina Gragnaniello con un preciso piattone sinistro. Una mazzata tremenda per l’Aversa, incapace di reagire nei restanti minuti di gioco: L’Aquila può dunque festeggiare il ritorno alla vittoria casalinga dopo oltre un mese di astinenza.

L’Aquila – Aversa Normanna 1-0 (0-0)

L’AQUILA (4-4-2) Testa 8; Blaiotta 5,5, Garaffoni 6, Ruggiero 6, Piccioni 7; Improta 5,5 (32’ st Capparella 6), Carcione 6, Agnello 5,5, Battistelli 5 (15’ st Campinoti 5,5); Giglio 5,5, Colussi 5 (4’ st Pianese 6,5). All.: Ianni. A disp.: Tomarelli, Leone, Perfetti, Pietrella.

AVERSA NORMANNA (4-4-1-1) Gragnaniello 6; Letizia 6,5, Castaldo 5,5, Mattera 6, Vitale 6; Varsi 5,5 (6’ st Varriale 6), Gatto 6, Marano 6,5, Vecchione 6 (24’ pt Marzocchi 6,5) (21’st Petagine 6); Grieco 6; Longobardi 5,5. All.: Romaniello. A disp.: Russo, Campanella, Pisani, Diana.

ARBITRO: Giorgetti di Cesena 5,5.

RETI: 41’ st Pianese.

NOTE. Spettatori  1000 circa. Ammoniti: Battistelli, Marzocchi. Piccioni, Pianese, Gatto. Angoli: 9-1. Recupero: pt 2’, st 5’.

Danilo Rosone


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