L'Aquila, tutto rimandato

Bitetto, sarà esonero? Pronti Ianni o Giorgini

14 Marzo 2011   23:16  

L'AQUILA - Tutto rimandato. Doveva essere il giorno della svolta e invece ogni decisione è slittata a domani. Scossa dalle ultime due sconfitte, L’Aquila prende tempo per interrogarsi sul proprio futuro. 

Nel primo pomeriggio il responsabile dell’ area tecnica Ercole Di Nicola ha tenuto a rapporto i giocatori sul campo della Guardia di Finanza di Coppito. Ha detto loro che la società avrebbe valutato quali provvedimenti adottare per reagire all’ andamento degli ultimi tempi. Poi l’ allenamento agli ordini di mister Bitetto, giunto in ritardo nel capoluogo per un problema meccanico nel viaggio di ritorno da Bari. Solo in tarda serata, quindi, ha preso avvio il lungo summit che la dirigenza aveva in programma per valutare la situazione.

Sul tavolo, in primis, la posizione di Leonardo Bitetto. Pro e contro di un suo eventuale esonero. Squadra povera di idee e priva di carattere, questo viene rimproverato al tecnico barese, reo di non essere riuscito a dare al proprio undici un’ impronta, un carattere. Per non parlare della gestione dello spogliatoio, all’ interno del quale, in verità, affondano le radici della crisi. Se L’Aquila in campo appare dunque indolente e demotivata, la causa starebbe anche nella gestione del gruppo, che allo stato attuale sembrerebbe spaccato in tre o quattro clan. Armonia minata dalla gestione di quei giocatori che a gennaio dovevano andare via e dall’ accantonamento di giocatori cardini dell’ ossatura dello scorso anno quali Ruscitti e Pietrella. Nonché dall’ utilizzo incondizionato degli ultimi acquisti che finora non hanno rispettato le attese generate dal mercato riparatore. E la reazione invocata a gran voce dal club dopo la sconfitta di Portomaggiore, sabato è naufragata davanti alla solita banda di ragazzini ben organizzata ed all’ ennesimo eurogol. Di Nicola, prima di pronunciare parole di fuoco nel dopo gara con il San Marino, nel corso della stagione era intervenuto più volte a sostegno del tecnico sul quale tanto aveva puntato in estate. Inutile negare che sulla decisione pesano anche le conseguenze economiche del divorzio. Bitetto è legato al club da un biennale che per l’ anno prossimo lo tutelerebbe in maniera sontuosa. E che potrebbe generare non pochi imbarazzi nella futura programmazione tecnica e finanziaria del club. La società tentenna, ma la panchina di Bitetto rimane precaria.

La rosa dei papabili a sostituirlo rimane sempre la stessa. Ma se esonero dovesse essere, comunque, più verosimilmente sono due le strade che la società potrebbe imboccare. Sul tavolo o la pista della soluzione interna, affidando la panchina al vice Maurizio Ianni, già esperto delle dinamiche di gruppo, o l' idea Francesco Giorgini, che dell’ esperienza farebbe il suo forte. Altre soluzioni difficilmente potrebbero essere prese in considerazione, nonostante piazza e ambizioni abbiano stimolato non pochi allenatori. Per citarne qualcuno, Augusto Gentilini, già timoniere dell’ Aquila in C1, Andrea Chiappini, ex di Lanciano e Valle del Giovenco, Gaetano Fontana, che dopo un passato importante da calciatore ha allenato Centobuchi e Santegidiese in serie D e Giovanni Pagliari, fratello di Dino e l’ anno scorso al Perugia.

Alessandro Fallocco


 


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