L'Associazione Codici denuncia: "15 anni fa nell'Ospedale di Pescara morirono 140 neonati"

17 Maggio 2011   13:22  

15 anni fa: 140 neonati morti all’Ospedale di Pescara e i dirigenti di allora rispondevano: “140 morti inevitabili”

Oggi il Presidente Chiodi e il manager D’Amario “Morti inevitabili come un terremoto…NON VI SONO STATI EVENTI AVVERSI DI ANALOGO GENERE Né VI SONO STATE ALTRE EPIDEMIE DA GERMI OPPORTUNISTI NEL REPARTO di neonatologia”

A raccontare una storia del passato che torna con il suo angosciante peso nel presente,  è l'associazione Codici.

"Pescara. Morirono 140 neonati in soli tre anni. Era il 15.7.1998 e una madre cosi raccontava la storia del suo bambino. "Al momento della nascita non aveva alcun problema. Luca dopo 11 giorni dalla nascita prese un infezione e il giorno dopo morì. Fu una cosa cosi rapida che non ebbi il tempo di rendermi conto di che cosa stesse accadendo. Giorni prima lo vedevo cosi tranquillo e di colpo si ammalò fino alla morte. Parecchio tempo dopo scoppiò lo scandalo, dove un medico rivelò le 140 morti sospette all’ospedale di Pescara: bambini morti per infezioni all’apparato respiratorio e altro (la serratia e lo pseudomonas colpiscono principalmente l’apparato respiratorio), causate forse dalla cattiva manutenzione dell’impianto di condizionamento. Una rivelazione inquietante. L’inchiesta era partita da una semplice denuncia di medici e infermieri del reparto materno infantile oggi neonatologia. Il Pretore fece fare degli accertamenti e scoprì che i filtri del condizionatore erano vecchi e rotti. In cinque sono finiti sotto inchiesta per omicidio colposo. Anche allora i responsabili della Asl si giustificarono dicendo che i neonati erano già a rischio. Anche allora i politici risposero leggendo le relazioni della ASL che scagiona i suoi dirigenti. La storia si ripete. Il dramma è lo stesso. Sicuramente su 140 neonati ci saranno stati bambini con problemi, ma addirittura su 140 nascite 140 morti, non è credibile. Quando si sono accorti che c’era un collegamento tra i filtri sporchi e i neonati morti, il direttore sanitario disse che tutto funzionava perfettamente. Il Professore che segui la perizia è salito agli onori della cronaca dopo il sequestro del Policlinico di Roma, dove la Procura scoprì 411 irregolarità e i titolari delle imprese di manutenzione dei filtri di areazione finirono sotto inchiesta per truffa e tentata truffa. Luca era un bambino bellissimo."

Un’altra mamma raccontava: quando mio figlio è nato era perfettamente sano, anzi al confronto di altri era il più grande, è morto anche lui…

"Oggi la storia si ripete – tuona Domenico Pettinari Segretario Provinciale di Codici – alcuni giorni prima delle tre morti pare che nel reparto di neonatologia vi siano stati alcuni operai a sistemare l’impianto di areazione. Sullo stesso piano – continua Pettinari – accanto a neonatologia vi sono i reparti di malattie infettive e geriatria e sembrerebbe che i tre reparti siano collegati con lo stesso impianto di aereazione. Abbiamo già spiegato – continua Pettinari – che i batteri letali che hanno portato alla morte questi piccoli si propagano maggiormente a seguito delle disfunzioni degli impianti di areazione dove si annidano con facilità. Il Presidente Chiodi assieme al manager D’Amario – continua Pettinari – ha detto in conferenza stampa che nel passato non vi sono stati eventi avversi di analogo genere (!!!) menomale che Codici non si ferma mai al presente ma per abitudine cerca sempre nel passato altrimenti non avremmo mai potuto raccontare ai giovani di oggi quando è realmente successo solo 15 anni fa, stesso ospedale, stesso reparto.

"Oggi oltre a gridare: Vergogna! Vergogna! - tuona Pettinari – perché come 15 anni fa non si sta facendo altro che giustificare l’ingiustificabile perché in un reparto intensivo di neonatologia quei germi non dovrebbero starci per nessuna ragione al mondo, ebbene oggi, esigiamo di conoscere i rapporti di manutenzione stilati mensilmente dalla ditta deputata agli impianti di areazione, se e per quanto tempo gli impianti sono rimasti fermi nell’ultimo anno e da dove è partito questo germe letale e perché non lo si è scoperto ed isolato subito con le misure di prevenzione stabilite dai protocolli ministeriali. “Una imprevedibile ed improvvisa evenienza negativa” dice il Presidente Chiodi."

"Se si fossero messe in atto – risponde Pettinari – azioni preventive come si fa regolarmente in diversi ospedali italiani avrebbero potuto isolare sul nascere il germe e non si venga a dire che la cosa era imprevedibile. E’ imprevedibile una patologia quando non la si conosce o non la si è mai riscontrata ma il passato ci dice che già era accaduto qualcosa di molto simile e il presente ci insegna che questo batterio ha già fatto tante vittime in altri posti dove l’igiene lasciava molto a desiderare. Sarebbe bastato utilizzare i tamponi per i rilievi di tali germi a scadenza settimanale su ogni punto critico del reparto . Proprio quei tamponi (oltre 300 !!!) che hanno poi fatto a posteriori solo dopo che c’era stato il primo morto. Qualcuno dovrebbe ricordare al Presidente Chiodi che 300 rilievi fatti tutti in un giorno è un assurdità ma se quei tamponi venivano fatti nei mesi precedenti al decesso e con la stessa meticolosità ed invadenza forse avremmo evitato le morti – continua Pettinari – Oggi però – gli utenti si aspettano che la verità venga a galla e subito – conclude Pettinari – perché il tempo per rassegnarci davanti a queste assurdità credo sia ormai finito, Codici vuole risposte, la gente vuole risposte e vuole che qualcuno inizi a pagare per gli errori commessi.


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