L'Ingv: basta dati sulle scosse. Boschi: troppi falsi profeti

06 Settembre 2010   15:58  

"Leggo come segno negativo l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita - scrive Bertolaso nell'intervento inviato all'85esimo congresso della Societa' geologica italiana - il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i metodi mediatici contemporanei rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni".
Per il capo della Protezione civile, "in questa storia recente del nostro Paese si sono create condizioni ottimali per dare origine a una sorta di sentimento di inutilita' in coloro che, professionalmente, non hanno mai smesso di studiare, analizzare, valutare i luoghi destinati a diventare sedi di attivita' umane importanti, a studiare i fenomeni naturali, il suolo, il sottosuolo, le dinamiche della nostra terra sotto il profilo idraulico ed idrogeologico, le grandi fonti di rischio come i terremoti e i vulcani attivi. Hanno avuto piu' successo altri mestieri, hanno avuto migliori vetrine attivita' meno faticose e rigorose dell'attivita' scientifica che sceglie per oggetto la terra e i suoi processi dinamici. Parte almeno dello spazio di attenzione e di interesse che comunque una societa' deve riservare alla conoscenza dei fenomeni naturali, a partire da quelli piu' gravidi di conseguenze negative, e' stato sottratto ai geologi dai teosofi, una categoria non riconosciuta dalla comunita' scientifica ma di forte impatto mediatico, costituita da quanti hanno preteso di sostituire alla pazienza del lavoro di ricerca e di condivisione e verifica proprio del mondo scientifico un loro 'sapere' quasi iniziatico, posseduto da pochi eletti, scarsamente verificato ma di forte impatto mediatico".
Per fortuna, "la societa' dello spettacolo non ha spento ne' le tradizioni scientifiche, ne' l'interesse dei giovani verso le forme specifiche della conoscenza prodotte dalla scienza. Credo sia indispensabile che il fascino di questo sapere trovi nuove forme di socializzazione, che non significano l'adozione generalizzata di tempi televisivi nel parlare o il ricorso obbligato a mezzi di comunicazione 'moderni'. Mentre e' evidente a tutti lo strapotere culturale di media come la televisione e l'efficacia di tecniche come quelle della comunicazione via internet o via cellulare, credo sia ingenuo nascondersi il bisogno crescente di comunicazioni ed informazioni che abbiamo altri tempi ed altre modalita', che non soffochino il desiderio di conoscere e di imparare al mito dei tempi televisivi, alla superficialita' imposta dall'obbligo di condensare ogni messaggio in poche righe".

"Sono d'accordissimo con Bertolaso in Italia c'e' troppa gente che fa chiacchiere sui terremoti". Cosi' il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi, che avanza anche un forte sospetto che potrebbe avere risvolti giudiziari: nel nostro Paese si aggirerebbe qualche "falso profeta di terremoti che utilizza dati falsati a scopo di lucro". In che senso? "Li venderebbe - taglia corto Boschi. Stiamo verificando questa informazione e nel caso trovassimo riscontri siamo pronti a procedere legalmente contro questi mercanti".
Il presidente dell'Ingv proprio per stroncare i falsi allarmi di terremoto e i "falsi profeti" (cosi' definiti dal capo della protezione civile Guido Bertolaso) sta valutando di non divulgare piu' via web (cosa che avviene ancora oggi da parte del suo istituto) i dati sulle zone a rischio terremoto, sulle scosse che vengono registrate dai loro sistemi e rese note quasi in tempo reale.
"Noi in passato abbiamo deciso di informare attraverso il sito web sulle scosse in tempo reale, ma queste cose vengono interpretate in maniera assurda. Stiamo valutando - ribadisce Boschi - quindi di interrompere questo flusso di informazioni. Troppo profeti di sventura utilizzano i dati per scopi piu' strani - ribadisce - qualcuno che li utilizza e li rivende". A chi? "Si dice a qualche organo di informazione. Ma non chiedetemi di piu' perche' e' una storia su cui stiamo ancora indagando".
Ma qual'e' la reale situazione sulle zone sismiche in Italia? "La reale situzione - afferma Boschi - e' la seguente: l'istituti di Geofisica, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha prodotto la mappa della pericolosita' sismica in Italia che e' stata pubblicata sulla G.U. Su questa mappa abbiamo indicato le zone piu' pericolose. A questo punto non c'e' da discutere: ci sono zone a rischio, bisogna verificare se gli edifici gia' costruiti possono reggere ad un'attivita' sismica. Il problema del terremoto va risolto una volta per tutte in Italia. In questo modo si rilancia anche l'occupazione e l'attivita' edilizia costruendo nove abitazioni a prova di terremoto o ristrutturando quelle che si possono ristrutturare e renderle sicure. Magari al posto delle sagre della salciccia".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore