L'Italia che tira la cinghia, il peggior calo vendite dal 2005

La fotografia dell'Istat

25 Giugno 2008   12:47  

E' un Italia che tira la cinghia quelle che emerge dalla fotografia scattata dall'Istat. L'aumento dei prezzi e l'inflazione cominciano a farsi davvero sentire e i consumi crollano, soprattutto quelli dei generi non alimentari. Ad aprile, le vendite al dettaglio hanno registrato una flessione annua del 2,3%, la peggiore dal 2005 quando il calo fu del 3,9%. La variazione mensile e' stata invece nulla. Vanno giu' in picchiata soprattutto le vendite dei beni non alimentari con un -3,4% mentre per quelli alimentari il calo e' dello 0,8%. E cosi' addio vestiti, pellicce, scarpe ma anche giocattoli e articoli sportivi. Le flessioni piu' marcate sono quelle dei comparti calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-6,4%),abbigliamento e pellicceria (-5%),giochi, giocattoli, sport e campeggio (-4,9%), generi casalinghi (-4,2%), cartoleria, libri, giornali e riviste (-3,4%) cosi' come utensileria per la casa e ferramenta (-3,4%), foto-ottica e pellicole (-2,9%), gioielleria e orologeria (-2,8%) e cosmetica (-2,7%). A farne le spese sono soprattutto le imprese che operano su piccole superfici che hanno visto un calo del 4,1% mentre per tutte le forme della grande distribuzione si sono registrati aumenti, ad eccezione degli hard discount, che hanno segnato una variazione nulla. Nel dettaglio gli ipermercati hanno registrato un +0,1% (+0,8% alimentari, -0,4% non alimentari), i supermercati un +0,3%, i grandi magazzini un +0,2% e gli altri specializzati un +1%. (AGI)


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