L’Università dell’Aquila al 853° posto su 3290 istituzioni di ricerca di 106 paesi del mondo

27 Novembre 2012   10:49  

Il SIR World Report (consultabile sul sito www.scimagoir.com) è la più completa classifica delle istituzioni di ricerca nel mondo. Il rapporto valuta le istituzioni che hanno pubblicato almeno 100 lavori scientifici nell’anno 2010, registrati nel database internazionale Scopus della Elsevier.

Il periodo di riferimento, per l’edizione 2012, è il quadriennio 2006 – 2010.

Su 3290 istituzioni di ricerca di 106 paesi nel mondo, l’Università dell’Aquila si posiziona al 853° posto, sostanzialmente confermando (e anzi con un leggero miglioramento) la performance del 2011, che lo vedeva occupare il 795° posto su 3042 istituzioni, molto prossimo quindi al top 25%.

Anche a livello europeo la performance è buona con un 315° posto su 1058 istituzioni. Il Report, oltre a misurare la quantità di articoli pubblicati, ne valuta la qualità scientifica attraverso l’Impatto Normalizzato.

L’Ateneo aquilano risulta avere un Impatto Normalizzato pari a 1.3: ciò significa che i suoi lavori scientifici sono stati citati il 30% in più rispetto ai valori medi dei rispettivi ambiti disciplinari. Si tratta decisamente di un valore lusinghiero, che L’Aquila condivide, ad esempio, con i due Politecnici di Milano e Torino, e superiore al valore di 1.2 che aveva nel Report 2011.  

Un altro importante indicatore è l’Excellence Rate, che misura la percentuale di lavori scientifici che rientrano nel 10% più citato nella bibliografia internazionale. Con un valore pari al 14.2%, L’Aquila, considerando anche le grandi difficoltà attuali, ben figura sia in termini assoluti sia relativi, se si considera che, ad esempio, Roma La Sapienza e il Politecnico di Torino, presentano valori rispettivi del 13.6% e 15.2%.

«L’uscita dell’edizione 2012 del SIR World Report» sottolinea il Rettore dell’Università dell’Aquila prof. Ferdinando di Orio «offre l’opportunità di una valutazione imparziale della qualità della ricerca presso l’Ateneo aquilano, che si conferma una buona istituzione di ricerca a livello mondiale e una delle migliori del Centro-Sud.

E’ questo un risultato ancora più significativo, se si considera che il periodo di riferimento comprende l’anno del terremoto.

Sono stati anni cruciali per la città dell’Aquila e per il suo Ateneo e l’attenta valutazione dei risultati scientifici ottenuti può contribuire a dare un giudizio basato su parametri oggettivi, validi a livello internazionale, su come l’Università li abbia affrontati.

«Sono risultati importanti» conclude il Rettore di Orio «che rappresentano i migliori presupposti per guardare con fiducia al futuro del nostro Ateneo e della nostra città».

 


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