L'allarme della Cgil di Teramo: meno lavoro e sempre più precario

05 Febbraio 2013   17:30  

Riceviamo e pubblichiamo

''Se qualcosa si muove accade molto lentamente. E con scarsi risultati. Accade ad esempio che se qualche impresa (poche) decide per nuove assunzioni lo fa applicando spesso i contratti più flessibili, ad esempio quelli di somministrazione, 280 nel primo trimestre 2013, al posto dei contratti a progetto in scadenza e senza neppure recuperare tutti i posti di lavoro persi in precedenza.

Oppure accade che l’industria manifatturiera di questa provincia, una volta il fiore all’occhiello e il locomotore dell’Abruzzo produttivo, segni il “punto zero” alla voce investimenti con un arretramento che non risparmia nessun comparto e che travolge anche il settore delle costruzioni.

Accade anche, per restare sul concreto, che mentre in Abruzzo il valore aggiunto pro capite è pari a 19mila euro, quello della provincia di Teramo si ferma a 18.400 euro a testa.

E’ dunque per discutere di questo ed altro, dei problemi del territorio e di quel che accade fuori e dentro la Cgil, che la Camera del lavoro teramana ha riunito i suoi quadri e i suoi delegati provinciali in un attivo che si terrà la mattina di giovedì 7 febbraio, a partire dalle 9,30, presso il Centro Eltron della Banca dell’Adriatico, a San Nicolò a Tordino.

Un incontro al quale la Cgil sarà presente ai massimi livelli con Elena Lattuada, della segreteria nazionale, ed al quale vi invitiamo ad intervenire per approfondire i temi e i fatti che riguardano questa provincia.''

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore