L’opposizione: “Bilancio falsato. Chiodi conclude il proprio mandato mentendo all’Abruzzo

29 Dicembre 2013   14:03  

A rischio la tenuta  dell’intera Regione, ci rivolgeremo alla Corte dei Conti ed al Governo nazionale”

Si è tenuta stamani conferenza stampa dei gruppi dell’opposizione presso l’aula del consiglio regionale a L’Aquila . Alla conferenza stampa erano presenti i Capigruppo  del centrosinistra Camillo D’Alessandro (PD), Lucrezio Paolini (IDV), Franco Caramanico (SEL) , Gino Milano (Centro Democratico) , il vice presidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico, il consigliere (PD) Giuseppe Di Pangrazio.

“ Un amministratore pubblico dovrebbe comportarsi come un buon padre di famiglia. Chiodi conclude il proprio mandato mentendo alla propria famiglia, all’Abruzzo, lasciando in eredità la peggiore delle cambiali, un bilancio falso. Così come è falso che in questo bilancio è prevista una riduzione della tassazione regionale. Sia chiaro , il danno per gli abruzzesi si verificherebbe con l’approvazione del bilancio, non certo con l’esercizio provvisorio”

Lo ha affermato in apertura della conferenza stampa  il capogruppo del PD in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro puntando il dito contro Chiodi in relazione ai rilievi della Corte dei Conti

“ La Corte dei conti, con propria deliberazione – rilevano le opposizioni - ha sancito che l’intero processo di approvazione del bilancio è inficiato dalla mancata approvazione di due rendiconti degli anni precedenti. Non viene così rispettato l’obbligo costituzionale del pareggio di bilancio oggi sancito nella Costituzione, una novità costituzionale, con l’articolo 81, che rende illegittimo contabilmente ed incostituzionale il bilancio. Per questo ci rivolgeremo a Corte dei Conti e Governo nazionale, in tal senso abbiamo interessato il sottosegretario Giovanni Legnini”

“Si approvino prima i rendiconti – ha affermato D’Amico – e poi il bilancio, non si può scherzare sulla pelle degli abruzzesi, con un bilancio che è una finzione e che non riguarda l’Abruzzo e gli abruzzesi ma solo la propaganda di Chiodi, che appare più come un disperato tentativo di coprire la verità ”

“ Il risanamento non c’è stato – ha rimarcato Lucrezio Paolini – e Masci ha poco da festeggiare , lo chieda agli abruzzesi e si accorgerà che l’Abruzzo del palazzo e diverso dall’Abruzzo reale”

“Con senso di responsabilità – ha chiarito Gino Milano – abbiamo indicato la via della verità, presentando una pregiudiziale che dimostrava la improcedibilità nella approvazione del bilancio, rigettata dalla maggioranza. Tutto viene sacrificato da Chiodi per speranze elettorali, per noi viene prima l’Abruzzo. Per questo il bilancio non si può approvare”

“ Basta leggere – ha concluso Franco Caramanico -  la stessa relazione dei revisori dei Conti che impongono l’approvazione urgente dei rendiconti dovrebbe imporre alla maggioranza di fermarsi. Sul piano politico ora è chiaro a tutti la bufala del risanamento e del risanatore”


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