La Asl fa chiudere le mense universitarie. Udu contro D'Ascanio

16 Luglio 2010   13:18  

"Dal pomeriggio del 15 luglio, le mense universitarie situate presso il Polo di Coppito e la ex-Optimes sono state chiuse su provvedimento della ASL". Lo rende noto il sindacato studentesco Udu.

"La soluzione provvisoria trovata dall’Adsu fino al 31 luglio, prevede che gli studenti debbano recarsi presso il centro commerciale Globo, per usufruire di un servizio di ristorazione. Una situazione insostenibile per gli studenti - sostiene l'udu - che si trovano di fatto privati del servizio di ristorazione.

Sono mesi che l’Udu chiede soluzioni adeguate per i vari poli universitari, ma l’Adsu e gli Enti continuano ad ignorare il problema. Ora vanno trovate soluzioni immediate e durature per permettere il pieno ripristino del servizio mensa dai primi giorni di Settembre.

Gli studenti propongono per l’ennesima volta che la struttura realizzata con la donazione del Canada preveda la sala ristoro al posto del progettato campo da basket. In questo modo il Polo di Coppito avrebbe una soluzione adeguata sino alla ristrutturazione del polifunzionale Adsu di Coppito e si potrebbe utilizzare la progettata struttura a container per sostituire il tendone mensa della ex-Optimes.

Appare ridicolo sostenere che il Canada, a fronte di una emergenza quale il servizio ristorazione, possa ritirare una donazione per un utilizzo provvisorio differente. Ci appare sempre più evidente che all’immobilismo di Adsu, Regione e Comune, corrispondano invece vantaggi per strutture “private”, che però non rispondono minimamente ai bisogni degli studenti.

L’Udu chiede a tutti gli attori istituzionali, Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila e Protezione Civile di trovare soluzioni immediate che garantiscano il servizio mensa nelle sedi e i livelli occupazionali dei lavoratori della mense universitarie, ormai palesemente a rischio.

L’Adsu, nonostante le continue sollecitazioni degli ultimi mesi, non è stata capace di affrontare e risolvere questo come altro problema.

Al dramma delle borse di studio, esploso con il governo Chiodi-Gatti, e alla farsa della Residenza universitaria pubblica a beneficio privato (San Carlo Borromeo), si aggiunge come previsto quello delle mense.

Se il Commissario D’Ascanio, essendo anche dirigente della Regione, è vittima di immobilismo, piuttosto che fare il liquidatore del diritto allo studio pubblico, farebbe meglio a dimettersi".


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