La Cina annuncia la stretta su Hong Kong e la borsa cede del -4,61%

22 Maggio 2020   09:13  

E' in arrivo la temuta stretta della Cina su Hong Kong, una mossa "a tutela della sicurezza nazionale" volta a frenare le rivendicazioni autonomiste della città Stato. La nuova legge, la cui bozza è stata depositata al Congresso nazionale del popolo, sanzionerà secessione, eversione contro lo Stato, terrorismo e interferenze straniere, diventando operativa con la sua aggiunta all'Allegato 3 della Basic Law, la mini Costituzione locale. La mossa supererebbe lo scrutinio del parlamentino dell'ex colonia e spianerebbe la strada all'apertura nella città di un Ufficio sulla sicurezza nazionale di Pechino, senza le autorizzazioni che devono essere richieste al governo locale.

Parlando al Congresso nazionale del popolo, il premier Li Keqiang ha affermato che l'obiettivo è "istituire solidi sistemi giuridici e meccanismi di applicazione per salvaguardare la sicurezza nazionale nelle due regioni amministrative speciali (Hong Kong e Macao, ndr) e vedere i governi delle due regioni adempiere alle loro responsabilità costituzionali".

La Cina seguirà "i principi e le politiche di riferimento" su Taiwan, opponendosi "con fermezza" e dissuadendo "qualsiasi attività separatista in cerca dell' indipendenza". Il premier  ha assicurato che saranno "migliorate le disposizioni, le politiche e le misure istituzionali per incoraggiare gli scambi e la cooperazione tra le due parti dello stretto di Taiwan. Li incoraggeremo - ha aggiunto - a unirsi a noi e a opporsi all'indipendenza e nella promozione della riunificazione della Cina".

Il governo di Taiwan chiede alla Cina di evitare "grandi turbolenze" a Hong Kong. Il Consiglio per gli affari continentali di Taipei, in una nota, ha definito "sbagliato" il comportamento del Partito comunista di incolpare le influenze esterne e "i separatisti dell'indipendenza di Hong Kong" per l'instabilità nella città, sottolienando le ripercussioni sugli assetti regionali. La norma è destinata a scuotere alle fondamenta il modello "un Paese, due sistemi", che regola attualemnte i rapporti tra Hong Kong e Pechino, e a creare altra tensione nell'ex colonia con un nuovo round di prevedibili proteste del fronte anti governativo e pro democrazia.

 La Borsa di Hong Kong arriva alla pausa della prima parte della seduta con forti perdite: l'indice Hang Seng segna un tonfo del 4,61%, a 23.160,11 punti, scontando i timori sulla legge sulla sicurezza nazionale che la Cina si avvia a imporre sull'ex colonia. 
   


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