La Festa del PD con Bersani , La settimana nel cratere

Puntata numero 190

09 Settembre 2010   13:52  

IN QUESTA PUNTATA DEL MAGAZINE 99:

 

- Bersani: la ricostruzione deve essere una priorità nazionale

''Angelo Vassallo e' un eroe il cui sacrificio non dovrà essere dimenticato''. Esordisce così, ricordando sindaco pescatore Angelo Vassallo, ucciso barbaramente dalla camorra, il segretario nazionale del Partito democratico Pierluigi Bersani, che a L'Aquila ha aperto ieri la festa democratica della cultura, in svolgimento al parco di Collemaggio fino al 12 settembre. E sul palco Bersani, oltre ai temi nazionali, il Pdl lacerato e o strappo di Fini, voto anticipato e la legge elettorale, Bersani ha più volte posto l'accento sulla centralità della ricostruzione aquilana per il Partito democratico, definendola sfida nazionale. Ha condannato l'eccesso di spettacolarizzazione e mancanza di partecipazione, della prima fase della ricostruzione e dell'emergenza, metafora, ha affermato, del berlusconismo ovvero incentrata su un capo solo, che lancia favole e miracoli per chiedere il consenso tutti i giorni. E sottolinea: occorre per l''Aquila e il cratere una legge con fondi certi e sicuri. Una legge come quella di iniziativa popolare elaborata dai comitati cittadini.
A seguire un travolgente e irriverente Paolo Rossi, che ha proposto un antologia logia dei suoi ultimi anni da comico ed attore. Questa sera n programmi invece un incontro sula ricostruzione con ospiti il commissario Gianni Chiodi, e il vicecommissario e sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.

 

  E l'Alto Aterno continua a tremare

- L'Aquila deserta e sola, come in un dejavu

La terra continua a tremare nell'alta valle dell'Aterno ai confini tra Lazio e Abruzzo. Le ultime scosse alle 05.31 e alle 11 di questa mattina in entrambi i casi di maginitudo 2.0. La ragionevole paura di scosse pericolose ha indotto molte persone a dormire ancora una volta in auto, camper e container, anche perché nonostante il freddo, non ci sono ancora alternative: i tendoni allestiti dalla Protezione civile regionale non sono ancora attrezzati per trascorrervi la notte.

Difficile la situazione anche nel capoluogo L'Aquila. Con un ordinanza il sindaco ha disposto la chiusura della parte accessibile del centro storico fino a martedi prossimo 7 settembre. E così piazza Duomo e corso Vittorio Emanuele, che  solo pochi giorni fa erano stati attraversati dal corteo della Perdonanza di Celestino v, sono tornati ad essere una inviolabile zona rossa, presidiata dalle camionette dell'esercito. Le persone hano paura, molti commercianti che erano riusciti a riaprire tra mille difficoltà il loro negozio, sono stati costretti ad abbassare nuovamente le saracinesche. Chi, come il barbiere di Via Castello è stato risparmiato dall'ordinanza, resiste e osserva la sua città deserta come in un dejavu.

NEL SERVIZIO INTERVISTE A CITTADINI E COMMERCIANTI

 

- Parenti vittime sisma: giustizia su 20 anni di mancata prevenzione

  Associazione 309 Martiri dell’Aquila

E' nata l’Associazione “309 Martiri dell’Aquila” su iniziativa di Vincenzo Vittorini, Massimo Cinque, Maurizio Cora, Giustino Parisse e Pierpaolo Visione ed  a cui hanno già aderito e stanno aderendo i familiari delle vittime del sisma dell’Aquila.
L’Associazione ha lo scopo di tutelare giuridicamente e moralmente sia i familiari che le vittime medesime, con l’obiettivo primario di fare accertare dalla Magistratura,in ogni più opportuna sede, ogni eventuale grado di responsabilità, istituzionale e non ,che ha concorso, negli ultimi 20 anni, a determinare la strage del 6 aprile del 2009.

Nel servizio intervista a Giustino Parisse, giornalista

 

- Technolabs: la ricerca a terra nella città che vorrebbe volare

La ricerca, l'hi-tech, l'innovazione, è stato detto in tutte le salse, saranno il volano per far rinascere l'economia aquilana duramente colpita dal sisma del 6 aprile 2009.
Di questo intento però i lavoratori della Technolabs non se ne sono accorti. Non ci sono infatti certezze sul futuro del laboratorio aquilano, il più grande del centro sud. La proprietà ovvero il gruppo Compel dichiara in esubero 80 dipendenti, e per ora una pezza è stata messa grazie all'attivazione di un accordo sulla formazione che ha assorbito i 160 ricercatori che erano in cassa integrazione. Ma l'accordo scade a dicembre. Sindacati e lavoratori si preparano dunque a nuove mobilitazioni e, con l'assemblea di oggi, all'incontro importantissimo con i vertici della Compel fissato per il 14 settembre prossimo.

 

  Settembre di sciame sismico

- Le solite scosse e il ritorno delle tende blu

Qualche speranza, tra la popolazione dell'Alta valle dell'Aterno, l'aveva suggerita l'ultima notte finalmente tranquilla e senza scosse, ma in mattinata, intorno a mezzogiorno, si è registrata un nuovo evento sismico di magnitudo 2.1.

Non resta dunque che incrociare le dita e concentrarsi su quello che si può fare sul fronte della prevenzione.

E' in via di allestimento da parte della Protezione civile regionale l'ufficio mobile a Montereale e Cagnano Amiterno, nei pressi dei rispettivi municipi, a disposizione dei cittadini per informazioni e notizie relative allo sciame sismico.

Le tensostrutture di Cagnano, Montereale, Capitignano e Campotosto, nel caso dell'acuirsi di eventi sismici,  saranno attrezzate non solo come punti di raccolta, ma anche per trascorrervi la notte.

Sette tende sono state poi montate dalla Protezione civile regionale nel comune di Montereale nei pressi della Residenza sanitaria assistita.

E le tende blu sono ricomparse a L'Aquila anche presso gli edifici scolastici, agibili e recentemente ristrutturati, nella speranza ovviamente che non dovranno mai più essere utilizzate.

Domani mattina scade l'ordinanza di chiusura del centro storico. Nel fine settimana pochi aquilani in giro, solo qualche turista che scattava le foto al deserto corso Vittorio Emanuele, alle spalle dei militari a presidio della zona rossa.

L'ordinanza potrebbe però essere prorogata, soprattutto se si verificheranno altri eventi sismici significativi.

 

- L'Aquila, nomine alle municipalizzate  e ''algoritmo'' Cencelli

Dopo mesi di impasse, consultazioni e fibrillazioni il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha nominato i consigli di amministrazione delle quattro società partecipate dal Comune.
Eccoli:
Azienda farmaceutica municipalizzata (Afm): Giuliano Tomassi (presidente), Giorgio Masciocchi e Massimiliano Fabi (consiglieri).
Sed (servizio elaborazione dati): Marco Tobia (presidente), Fabrizio Di Marco (consigliere).
Azienda per la mobilità aquilana (Ama): Olivo Ciccarelli (presidente), Pasquale Ciccani e Agostino Del Re (consiglieri).
Aquilana società multi-servizi (Asm): Luigi Fabiani (presidente), Gianfranco Fabbretti e Vittorio Giorgi (consiglieri).
Fatte le nomine, puntuali le polemiche, dentro e fuori la maggioranza.
Per protesta si infatti dimesso da presidente della quarta commissione Giuseppe Bernardi, consigliere di Sinistra ecologia e libertà e ha anche abbandonato la maggioranza.
''Le scelte - ha motivato lo strappo in una lettare al sindaco - non hanno privilegiato la qualità e la competenza, ma il metodo da "Manuale Cencelli" per la spartizione delle poltrone''.
E mentre la maggioranza si assottiglia mese dopo mese, l'opposizione di centro destra affila le armi e invoca il voto anticipato, o una nuova fase politica, per il bene della città.
Al nostro microfono il consigliere della Destra Luigi D'eramo rivela che addirittura sarebbe stato utilizzato per la spartizione delle poltrone, un algoritmo, ovvero un complesso sistema di calcolo per accontentare tutti i partiti e correnti che compongono la variegatissima maggiiranza di centrosinistra. D' Eramo esprime poi  forti perplessità per la  nomina di Luigi Fabbiani a presidente dell'Asm, in quanto Fabbiani è un esponente dei comitati cittadini e a detta di D'Eramo non avrebbe particolari competenze in tema di rifiuti.

 

- Parisse risponde a Boschi: l'unico scoop salvare i miei figli

Stiamo valutando la possibilità di smettere di informare e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo, né in terra.'' Sono queste le clamorose affermazioni di Enzo Boschi, presidente del Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che minaccia di oscurare il sito dell'istituto, che aggiorna in tempo reale su magnitudo e localizzazione degli eventi sismici che si verificano in Italia. Motivo? Evitare, par di capire, da parte in particolare di giornalisti e politici, di utilizzare tali informazioni per destare allarme, creare confusione, prendere decisioni sbagliate ed abnormi, cercare visibilità e facili scoop.
L'Ingv annuncia dunque Boschi ha intenzione pertanto di limitarsi a fornire dati i più semplici possibili per non generare inutile panico".
In concreto l'ipotesi paventata da Boschi, che lo ricordiamo è indagato dalla Procura dell'Aquila con l'accusa omicidio colposo per il presunto mancato allarme prima del terremoto del sei aprile significherebbe che i cittadini dell'alto Aterno non dovrebbero avere libero accesso ad informazioni sul numero e l' intensità delle scosse che interessano da mesi il loro territorio. ''I dati - spiega a tal proposito Boschi - parlano di un 2% di previsione probabilistica che dallo sciame possa nascere un terremoto forte, ciò vuol dire che nel 98% dei casi non accade nulla". L'unica e vera prevenzione, sottolinea Boschi e quella verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma, costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica.
Risponde ad Enzo Boschi proprio un giornalista, categoria messa sotto accusa, Giustino Parisse, che il sei aprile ha perso due figli e il padre. '' Boschi forse non sa - afferma nel suo editoriale sul quotidiano il Centro - che l'unico "scoop" che avrei voluto fare nella mia vita era salvare la vita dei miei figli e quella di centinaia di aquilani. Il primo aprile del 2009 avrei voluto fare un titolo a tutta pagina: «Aquilani, attenzione, il rischio è forte». E invece mi sono fidato di lei, dottor Boschi, e degli altri componenti della commissione Grandi rischi.
E aggiunge: Per mettere in sicurezza le case ci vorranno venti o trenta anni. Fino ad allora che si fa? Si mettono in conto qualche migliaio di morti e a chi tocca tocca? . E allora si chiede Parisse: è meglio dormire in macchina per una settimana con qualche disagio o vivere tutta la vita nel dolore? La mia risposta, conclude Parisse la sapete già.


  Post-Mirabello

- Il finiano Nasuti: attendiamo sviluppi al nostro posto

Se Fini rompe con Berlusconi e decide di fare un partito, saremmo tutti chiamati a fare delle scelte, anche in Abruzzo. Con il mio vicepresidente Castiglione ho un rapporto molto buono, ma le scelte le farò come presidente, ma anche come uomo di partito.  Qualunque presidente di giunta desidera avere una maggioranza molto forte e compatta.

Queste le affermazioni di ieri del presidente di regione Gianni Chiodi, che suonano come un messagigo molto chiaro ai finiani presenti nel suo consiglio regionale e in giunta, ovvero Emilio Nasuti e soprattutto l'assessore Alfredo Castiglione. Un messaggio in linea con quela del Pdl a livelo nazionale: se l'alleanza non regge al governo, dovrà finire anche nelgi enti locali. Ergo Castiglione il prossimo rimpasto di giunta risulterà fatale e indigesto.

Oggi al nostro microfono risponde il consigliere regionale e presidente di commissione Emilio Nasuti.

 

- Piano sanitario: il ministro Fazio incontra i sindaci

Incontro a sorpresa oggi a L'Aquila a Palazzo Silone tra il ministro ala salute Ferrucio Fazio e i sindaci dei comuni abruzzesi interessati al piano di rientro del debito sanitario, e preoccupati per tagli e ridimensionamenti dei piccoli ospedali presenti nel loro territorio.

Un incontro chiarificatore, nel corso del quale il ministro ha esposto non solo l'ineludibilità del piano di ristrutturazione, con conseguenti sacrifici, ma ha anche ribadito che i piccoli ospedali troveranno una nuova vocazione che non li penalizzerà, assicurando non solo sul coinvolgimento nelle scelte delle comunità locali, ma anche sui tempi stretti della riconversione.

'E' importante - ha sottolineato poi il ministro - che in Abruzzo si realizzi quello che negli anni '80 e' stato fatto da Regioni come Veneto, Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna: razionalizzazione delle reti. Siamo in presenza di territori montuosi - ha aggiunto il Ministro - Ma la Valle d'Aosta ha risolto l'handicap con la centralizzazione ospedaliera. E' un discorso difficile, ma dal confronto odierno e' emerso che il Presidente della Regione, il sub Commissario ed i Sindaci, stanno affrontando il problema con la massima determinazione ed avendo a mente che la questione interessa tutti'.

Chiodi: ''Dai sindaci senso di responsabilità''

"Un incontro positivo che ha messo in evidenza il senso di responsabilità dei sindaci dei comuni i cui ospedali sono interessati al processo di riordino". È stato questo il commento del presidente della Regione e commissario per la Sanità, Gianni Chiodi, al termine dell'incontro che i sindaci di sette comuni abruzzesi, Casoli, Guardiagrele, Gissi, Tagliacozzo, Pescina, San Valentino e Avezzano, hanno avuto stamane con il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Il Ministro è arrivato stamane all'Aquila su invito del commissario Chiodi, che ha avuto modo di ringraziarlo per la disponibilità mostrata, per un breve confronto con gli amministratori delle città interessate alla prima fase di attuazione del piano di riordino della rete ospedaliera.

"I sindaci sono consapevoli che la strada è segnata - ha spiegato Chiodi - sono consapevoli che una situazione del genere, che è stata ereditata, non può essere più sopportata dalla Regione Abruzzo, hanno capito che andare avanti sulla vecchia strada significa dequalificare la sanita regionale e quindi conoscono la realtà e condividono questo nostro indirizzo.

Quello che temono soprattutto è che in questa fase di riconversione, cioè nel passaggio da ospedali per acuti a ospedali di comunità o presidi territoriali, ci sia un allungamento dei tempi. Posso dire fin da ora che il nostro impegno è ridurre i tempi e che saremo quanto più possibile vicini ai sindaci con i quali andremo a condividere anche le diverse ipotesi di riconversione in un processo di partecipazione più ampio possibile".

Il presidente della Regione ha poi annunciato che incontrerà in due diverse riunioni i sindaci della Asl di Chieti e successivamente quelli marsicani della Asl dell'Aquila insieme con i massimi responsabili delle aziende sanitarie. Chiodi ha poi confermato che l'attenzione del governo al processo di risanamento della sanità abruzzese è confermata dal fatto che l'Abruzzo avrà quella priorità necessaria per quanto riguarda la realizzazione dei nuovi cinque ospedali, "che andranno a razionalizzare ulteriormente il sistema in un seconda e terza fase".

 

 

 

 


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