La Grande Bellezza, lo sfogo di Sabrina Ferilli per essere stata trombata agli Oscar

Ormai è noto a tutti che agli 86esimi Academy Award “La Grande Bellezza” ha vinto l'Oscar 2014 per il miglior film straniero, ma forse pochi sono a conoscenza del fatto che né Sabrina Ferilli né Carlo Verdone, tra gli interpreti principali del film, hanno potuto partecipare alla cerimonia degli Academy Award.

Il motivo è stato semplicemente organizzativo, nel senso che i posti assegnati al film italiano erano solo sei e sono stati occupati dal regista Paolo Sorrentino, Toni Servillo e sua moglie, dal produttore Nicola Giuliano, dal presidente di Medusa Carlo Rossella e dall’amministratore delegato Giampaolo Letta.

Ne consegue che la Ferilli è rimasta a casa, a godersi la cerimonia sul suo comodo divano...e lei di sofà se ne intende!

Altro grande escluso della serata è stato Carlo Verdone, che sembra però non essersela presa più di tanto.

L'esclusione dalla cerimonia di premiazione, sembra non essere stata digerita dall'attrice, che si è sfogata sul settimanale “Chi” diretto da Alfonso Signorini, manifestando la sua amarezza per l’esclusione alla Notte degli Oscar, con ironiche battute sulla serata:

Il vestito era straordinario, i gioielli pure. Diciamo però che alla Notte degli Oscar non c’ero io con tutta quella robba addosso. Questo è un Paese di talenti e non di squadre. A livello individuale sparigliamo e sbaragliamo, ma è nel discorso organizzativo che manchiamo. Non sappiamo ottimizzare niente, sviluppare il valore delle cose. Se lo si guarda nella prospettiva degli eventi “La grande bellezza” non l’hanno amplificato, l’hanno detonato. Ed era un evento unico: erano 15 anni che non vincevamo un Oscar, questo è demoralizzante.

La Ferilli non nasconde l'amarezza per questa assenza:

Di non essere stata lì, di non aver fatto il red carpet mi dispiace, e molto. Lo dico non soltanto per me, ma anche perché l’immagine che si ricorda nel tempo della “Notte degli Oscar” è quella delle foto delle attrici che solcano il tappeto rosso in abiti favolosi. Come si dice: “E’ la materia di cui sono fatti i sogni”. Senza è come se mancasse qualcosa. Per quanto possa essere ottimista, dubito che la cosa possa verificarsi nuovamente per me e, soprattutto, a breve. A me non è mai riuscita l’incoronazione: sono stata capace di lavorare tanto, di fare tanto, ma alla fine la cerimonia mi è sempre sfuggita. Se mi sono ritrovata “regina” è perché qualcuno me l’ha riferito mentre stavo a casa, in camerino, al bar o persino alla toilette. Ma mai nessuno per via ufficiale.

E conclude:

Sapete cosa vi dico? La salita mia è un passo alla volta e io ho ancora un bel po’ di anni davanti. A Hollywood io prima o poi ci vado. Dovesse pure essere per il remake di “A spasso con Daisy”...