La Provincia dell'Aquila in aiuto dei nuovi poveri

10 Febbraio 2009   13:37  

La fotografia scattata dall’Istat immortala un Paese con un’esponenziale crescita della povertà, nel quale il 15% delle famiglie non riesce con il proprio reddito ad arrivare alla fine del mese.
Cresce il divario fra nuclei indigenti e famiglie ricche - generalmente corrispondenti rispettivamente a lavoratori dipendenti con salario fisso e liberi professionisti - si acuisce il conflitto sociale.
La Provincia dell’Aquila prova a reagire alla dilagante crisi economica, affrontando la congiuntura che mette in forte difficoltà un numero sempre maggiore di famiglie interessate dal superamento della soglia di povertà, contribuendo alla quotidiana azione delle tre Caritas diocesane presenti sul territorio provinciale, osservatori privilegiati del fenomeno delle nuove povertà.
Per circa il 37% dei cittadini italiani o stranieri residenti in provincia dell’Aquila si registrano bisogni riconducibili a problemi economici, solo dopo - per il 21% di essi - il problema risulta essere connesso all’occupazione.
Bisogno primario, in questo quadro, non può che essere l’esigenza del nutrimento quotidiano; 12,500 euro è la somma che la Provincia distribuisce alle Caritas di L’Aquila, Sulmona e Avezzano per l’acquisto di viveri e beni di prima necessità.

Interviste a Angelo Bianchi - vicedirettore Caritas L'Aquila - e Teresa Nannarone - assessore provinciale alle politiche sociali.

(MS)


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